Bunge a corrente alternata ma arrivano due punti

Rimini

SORA. La Bunge vince 3-2 col fiatone sul campo della BioSì Sora dopo un match interminabile, chiuso a notte fonda e giocato a corrente alternata dalle due squadre. La Bunge si conferma lontana parente dalla squadra spumeggiante della prima parte di stagione: troppi errori, ricezione traballante, ancora tensione nelle fasi salienti del match ma alla fine arrivano due punti meritati che fanno ripartire la caccia ai play-off per i ravennati. Formazioni annunciate in campo e partita da subito molto equilibrata. Si gioca punto a punto con la Bunge che inizia piuttosto bene (9-7) ma poi inizia a soffrire in ricezione, subendo un paio di punti diretti e permettendo a Sora di prendere il largo nella parte centrale del set (22-19). La Bunge non si arrende e trova il tris di punti (attacco, muro e palla fuori di Nielsen) che frutta il pari (22-22). Si procede punto a punto fino ai vantaggi con Sora (molto bene Petkovic) che spreca il primo, poi ne annulla quattro ai ravennati. Altalena, girandola di emozioni, quattro battute sbagliate della Bunge e alla fine Marechal, dopo due attacchi millimetrici sul muro avversario, spara fuori il diagonale stretto e apre la strada all’1-0 dei laziali (36-34).

In avvio di secondo set è un’altra Bunge ma soprattutto è un’altra BioSì, più fallosa e meno efficace in battuta e in attacco, specialmente con Petkovic. Ravenna ne approfitta e scatta avanti 8-5 ma arriva con l’errore di Poglajen, il riavvicinamento di Sora (9-8) ma la Bunge, in particolare con l’argentino in battuta, scava il solco decisivo (break di 9-3) e vola sul 18-11. Non c’è più storia: Barbiero prova a cambiare qualcosa ma gli attaccanti di palla alta giallorossi sono implacabili e a chiudere è Orduna con un attacco di seconda intenzione: 25-16.

Terzo set totalmente folle. Ravenna sembra scrollarsi di dosso la tensione e va sul 4-1 ma la tensione torna in fretta perché i laziali piazzano un break di 7-1 e si portano sull’8-5. L’altalena è continua fino al 18-18 con break e controbreak. Marechal in battuta sembra condurre la Bunge verso porti sicuri (21-18) ma Sora si rifà sotto (21-20). Servono due prodezze di Poglajen in attacco, un primo tempo sontuoso di Diamantini e un tocco a muro di Raffaelli per regalare il set ai giallorossi: 25-22.

Nel quarto parziale la Bunge scompare dal campo. I giallorossi sono l’ombra della squadra vista nei due set precedenti e si lasciano sfuggire Sora in avvio (6-3). Poglajen prova a riportare sotto i romagnoli (13-12) ma un primo tempo in rete di Diamantini lancia la fuga di Sora che gioca bene in difesa e, grazie al campionario di errori di Ravenna, va sul 20-12, aprendo la strada per il 25-20 finale.

Nel tie break la Bunge va ancora in sofferenza (ace su Goi del 7-5 per i padroni di casa) ma Poglajen porta fuori dai guai i giallorossi, prima con un paio di attacchi efficaci e poi con il servizio. Ravenna vola sull’11-8 e mantiene intatte le distanze fino all’attacco dell’argentino che chiude il match: 15-12.

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