Zangheri sta per passare il testimone

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RIMINI. Il momento, prima o poi, doveva arrivare. Un incontro a Rimini, un passaggio allo Stadio dei Pirati, una buona mangiata di pesce e come piatto forte il baseball. Più in generale il Baseball Rimini. La famiglia Zangheri da una parte, Simone Pillisio dall’altra. Il presidentissimo dei Pirati, l’uomo dei 13 scudetti e 3 Coppe Campioni nei suoi 45 anni al vertice, ha detto chiaramente, parole sue «non riesco più a dirigere questa società come vorrei, come ho fatto per tutta la mia presidenza e quindi stiamo valutando qualcosa, anche di passare la mano».

Bisognava individuare un personaggio realmente interessato a una “svolta epocale”. Uno che avesse intenzione di portare avanti il progetto vincente della società, altrimenti destinata a un futuro da comprimaria. Il personaggio in questione è Pillisio, patron del Novara, che ha rilevato nel 2015 e ha portato in una posizione importante nell’ultimo anno, a ridosso della zona play-off e in finale di Coppa Italia.

Premessa importante: l’ultima parola sarà di Rino Zangheri, l’annuncio ufficiale dovrà essere il suo perchè non è facile chiudere un capitolo fondamentale della sua vita, ma Pillisio parla già da “dentro” il Rimini Baseball.

«C’è stato più di un incontro con la famiglia Zangheri, c’è una scrittura privata dove mi impegno a subentrare in toto a Rino Zangheri diventando quindi il presidente della società riminese».

Una figura, quella del Pres, che nei piani di Pillisio dovrà essere ancora ben presente all’interno della società. «Sarà il presidente onorario, una carica doverosa nei confronti di un personaggio come lui che ha lasciato il segno nel baseball italiano e internazionale. Ma non sarà la classica carica di facciata, spero che rimanga presente e soprattutto coinvolto all’interno della società, che possa anche partecipare e condividere scelte tecniche e societarie».

Il 41enne Pillisio, che ha alle spalle una carriera agonistica nel mondo del judo, nei prossimi giorni incontrerà Paolo Ceccaroli che sarà confermato alla guida dei Pirati (nello staff sicuri anche Illuminati e Palumbo) per definire un roster dove la presenza di giocatori del Novara sarà importante. «Il lanciatore Ruiz, gli interni Angulo e Batista hanno già detto di volermi seguire in questa avventura – prosegue Pillisio – poi c’è Bassani, anche se la trattativa è intricata (la concorrenza della Fortitudo è forte, ndr) ed ero in parola con due giocatori della nazionale spagnola, il catcher Ochoa e il prima base Ustariz. È logico che non possiamo mettere assieme un roster esagerato, Rimini ha appena vinto lo scudetto, ha già una base di partenza importante, faremo alcune scelte».

Lo sa che avrà tutti gli occhi addosso, ricevendo un testimone e un’eredità pesante? «Certo, ma la vita è fatta di sfide e io sono pronto ad accettarle. Per me esistono tre parole fondamentali: pulizia, educazione, serietà. Non è facile prendere il posto di Rino Zangheri, ma non ho paura e affronto questa avventura con un grande senso di responsabilità nei confronti di tutto l’ambiente, tifoseria e città comprese».

Cosa le ha chiesto Zangheri? «Vincere la Coppa Campioni».

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