E' un'Aget vera con Esposito in campo

Rimini

FROSINONE. Un nuovo inizio. L’Aget va ad un soffio dal colpaccio con Veroli, cedendo solo all’ultimo millimetro di gara, nonostante un arbitraggio avverso (espulsione di Vecchi e 3 antisportivi) e l’assenza di Young. Il ritorno in campo di Esposito ha cambiato volto alla squadra, improvvisamente tranquilla e determinata.

Altre facce. Niente quintetto, come logico, per El Diablo, con Vecchi che schiera Gorrieri da ala piccola, opponendo Maccaferri a Tomassini. Le facce dei biancorossi sono diverse: i romagnoli eseguono in attacco, costruiscono tiri sensati e vanno avanti sul 4-8 del 3’. Veroli non si spaventa, ha nello strapotere fisico di Sanders e Samuels le proprie certezze e, quando dopo 4’55” arriva il momento di Esposito, il punteggio è di nuovo in parità (8-8). Il casertano gioca da play, con Turel guardia e Niles ala, l’accoppiamento difensivo (a specchio) è con Blizzard e la palla dalle sue mani esce sempre alla grande: gli ospiti comandano fino al 15-19 del 9’, poi a cavallo dei quarti beccano un break di 0-7 condito pure da un fallo antisportivo del sempre improvvido Turel. Veroli alza la voce in difesa, l’Aget smarrisce lucidità e all’improvviso ogni attacco diventa una salita durissima per la Vecchi-band, con Dordei ancora a secco al 12’. La partita cambia padrone, 27-21 al 12’, ma ci sono Niles e Poletti (18 in coppia) a tenere vivo l’attacco imolese.

Killer Carenza. L’Aget scivola fino al -7, 38-31, e quando sembra reagire (40-37) la stendono gli arbitri: tecnico ed espulsione a Vecchi, ovvero 6 liberi che regalano il massimo vantaggio ai ciociari proprio sul traguardo del 2° quarto. Il colpo è duro, prende il comando delle operazioni Stefano Colombo, arrivato sul pianeta Imola il giorno di Santo Stefano, solo che l’Andrea Costa sembra avere un’altra scorza e non molla: al 25’ vede di nuovo la targa avversaria (50-47) e sia davanti che dietro segue un filo conduttore. Esposito spara dalla lunghissima distanza il primo canestro in azione di questo suo clamoroso ritorno, ma Carenza è spiritato (12 in 28’) e i giallorossi riallungano (60-52).

Malasorte. Niles resta a secco per 11’ abbondanti, e l’Aget tocca il -11 (68-57), però pure qui trova risorse mentali e tecniche per non naufragare. La circolazione di palla e qualche lampo della coppia Turel-Niles lasciano aperto ogni scenario (73-66 al 33’): i fischietti si accaniscono su Imola, che non si piega e al 39’ Poletti impatta (74-74). Cittadini a rimbalzo offensivo rimanda avanti i suoi, Esposito replica dalla lunetta, poi sbaglia la tripla del sorpasso e spende fallo su Sanders che non trema in lunetta (78-76 a -13”): l’ultimo attacco è ancora del Diablo, Blizzard gli ruba palla e Veroli festeggia.

 

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