Il neo Pirata Mike Ekstrom lancia il guanto di sfida

Rimini

RIMINI. Curriculum di assoluto livello. Doti tecniche importanti che hanno permesso lui di farsi conoscere nel prestigioso palcoscenico dell’MLB. Ma non solo: l’età gli sorride essendo un pitcher appena trentenne e quindi non si sta parlando del classico giocatore in declino che viene in Italia per chiudere la carriera in tornei inferiori rispetto a quelli americani. Insomma Mike Ekstrom, l’ultimo acquisto messo a segno dal Presidente Zangheri, vanta tutte le qualità adatte per affermarsi in riva all’Adriatico. E le sue prime parole da Pirata fanno trasparire una voglia matta di salire il prima possibile sull’aereo per atterrare nel Bel Paese. «Non vedo l’ora di venire in Italia e iniziare la stagione - commenta il lanciatore statunitense - La data esatta del mio arrivo non è stabilita. Mi è stato detto intorno alla metà di marzo, forse tra il 10 ed il 15 del mese».

Nessun dubbio. Per vestire di neroarancio il forte braccio destro nativo di Portland, la dirigenza riminese ha certamente dovuto superare la concorrenza di diverse società sparse per il mondo. Tra queste però nessuna italiana. «Ho iniziato a parlare con la squadra un paio di settimane fa. Sono stato messo in contatto con loro e hanno detto che erano interessati. Ho parlato con il manager e ho pensato a questa nuova opportunità ed ora sono qui. Avevo ricevuto offerte da altre realtà, però da nessuna in Italia. Altre proposte non erano troppo allettanti e così ho scelto Rimini».

A giocare un ruolo determinante nella sua decisione finale la voglia di vivere nel nostro paese. «Rimini sembrava un divertimento, un'occasione unica. Non vedo l’ora di giocare in un buon campionato in un posto esotico. Quando ho confrontato questa opportunità ad altre, mi sono trovato più entusiasta di giocare in Italia che altrove. Sono andato in Australia per motivi analoghi e mi è piaciuto molto».

Nuova sfida. L’ultimo arrivato in casa romagnola non conosce bene la realtà dell’IBL per sbilanciarsi in giudizi. «Non sono sicuro di cosa aspettarmi. Ho sentito un po’ di voci sul campionato da altri ragazzi, ma è difficile esprimersi. Credo che imparerò venendo lì, e spero nei successi. Se conosco qualcuno? Ho notato alcuni nomi della squadra. Ho giocato contro Alex Romero in Triplo A e con Oscar Salazar per un paio di settimane con i Padres: conoscere ragazzi come loro che giocano lì ha aggiunto credibilità immediata al livello di concorrenza e alla qualità del team».

Ekstrom sa che Zangheri l’ha scelto per vincere subito dopo le delusioni patite nelle ultime due stagioni proprio nelle finalissime valevoli per lo scudetto. «È bene sapere che la squadra ed i tifosi hanno fame di vincere un campionato. Spero di poter essere una preziosa risorsa per il team ed aiutare i Pirati a conquistare il torneo».

 

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