Zanetti fa il bis alla Nove Colli

Rimini

CESENATICO. Un po’ di pretattica non guasta mai, ma Igor Zanetti sotto sotto era pronto alla doppietta. Il vincitore del 2015 sotto il diluvio vince anche sotto il sole. Allora era solo pretattica? «La condizione era buona - dice il veneto sul palco - ma resta una gara difficile e senza il gioco di squadra (i primi tre sono tutti dello stesso gruppo, ndr) non ce l’avrei fatta. Per questo la dedica è tutta per i miei compagni qui con me sul podio. Tra l’altro non l’avevamo preparata così, non pensavamo di attaccare da lontano, ma sull’ultima salita. Poi al bivio tra medio e lungo siamo partiti per andare a prendere Luca Celli (miglior romagnolo all’arrivo all’8° posto, ndr) ed è iniziata la fuga»
La differenza con la vittoria nel 2015? L’anno scorso avevo più gamba, ma è stata durissima per il maltempo».
«La nostra è una grande squadra» gli fa eco Alessio Ricciardi secondo davanti a Tommaso Elettrico. «Il gioco di squadra ha permesso a Igor di tentare l’attacco da lontano».
Dieci donne al traguardo del lungo con Simona Parente che mette in fila Gentili, vincitrice un anno fa e Genga che batte nella volata per il podio la cesenaticense Prati, Benedet e Fabbri.
Un paio d’ora abbondanti prima della conclusione della 200 km maschile, era terminata la 130 con la volata a sette che ha premiato Emanuele Marianeschi già protagonista una settimana fa alla Gran Fondo degli Squali. «La fuga è iniziata al bivio tra i due percorsi e siamo arrivati fino alla fine, ma sul Ciola è stata dura. Nel complesso stavo bene e sapevo di avere un buon spunto, ma non ero sicuro di vincere. Sono emozionato, dopo la carriera da dilettante avevo smesso, ho ripreso da un anno». «Partivo per vincere e ho provato ad attaccare sul Barbotto» dice Fanelli 2°. «Io invece non mi aspettavo neanche il podio. Il Barbotto è durissimo» dice Pontalto 3°.
Sanremo, Firenze, Novi, Novara e ora la Nove Colli: il 2016 della 23enne Erika Magnaldi è costellato di sole vittorie. «Mi divido tra sci di fondo d’inverno e ciclismo d’estate, sono due sport compatibili, servono cuor e gambe. Ora vado a vedere il Giro che passa dalle mie parti (è di Cuneo, ndr) poi riparto». Serena Gazzini è 2ª ma si sente vincitrice morale. «Sono viva per miracolo, tempo fa ho avuto un grave incidente con fratture a zigomo e mandibola».
Tanta paura, infine, per un cicloamatore 50enne incappato in una rovinosa caduta durante la discesa di San Leo. L’uomo è stato soccorso da un elicottero, atterrato al campo sportivo di Pietracuta e trasportato d’urgenza all’ospedale di Cesena. Ha riportato fratture e contusioni.

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