Un raggio di sole sul Rimini

Rimini

RIMINI. Mettiamola così, sono state le migliori 48 ore per Fabrizio De Meis da molto tempo a questa parte.

Lunedì sera è nato all’ospedale di Rimini Cristian, il primogenito di Fabrizio ed Evelina: «Ho già messo la sciarpa biancorossa sulla sponda del lettino», dice l’orgoglioso babbo che almeno per poche ore ha dimenticato tutte le difficoltà degli ultimi tempi.

Ieri è arrivata la seconda buona notizia in casa biancorossa, ovvero la sospensione del sequestro giudiziario sul 30 per cento delle quote del Rimini, in attesa dell’udienza del 6 luglio che si dovrà pronunciare sul merito della vicenda. Come recita la nota ufficiale emessa dal Rimini: «Il Tribunale Ordinario di Bologna ha accolto l’istanza avanzata dagli avvocati dell’Ac Rimini 1912 il 4 maggio 2016 sospendendo il sequestro giudiziario del 30 per cento delle quote societarie».

Insomma, non si tratta di un pronunciamento definitivo, ma è almeno un provvedimento che ha un effetto sicuro, quello di liberare, almeno per il momento, le quote societarie da vincoli e condizionamenti, il che dovrebbe agevolare le possibili trattative di cessione o ingressi all’interno della società biancorossa.

In definitiva, ce n’è abbastanza perché De Meis possa esultare: «Sono molto soddisfatto, il provvedimento del tribunale di Bologna è una tappa fondamentale perché ci lascia liberi di lavorare senza tanti condizionamenti. Il tribunale ha fissato la data del 6 luglio per la discussione sul merito, però nel frattempo siamo liberi di operare dopo che siamo rimasti per undici mesi con il cappio al collo. Indubbiamente si tratta di una notizia molto positiva».

Ma al di là dell’interessamento, mai svanito, da parte della Luukap, ci sono altre trattative in corso per la società? Così il presidente: «Noi, per una questione di gestione dell’informazione, parleremo di questo solo dopo le due partite dei play-out, certo che questo provvedimento è una tappa fondamentale per permetterci di lavorare in un altro modo. Mi auguro solo che da qui alla fine dei play-out non ci siano altri tentativi di turbare l’ambiente».

De Meis però parla apertamente di nuove prospettive: «È stato tolto un tappo fondamentale per lavorare in maniera differente da quanto fatto finora, ad esempio ora non c’è più un custode giudiziario del 30 per cento delle quote con il quale dovevamo necessariamente interagire, insomma per noi si aprono prospettive diverse».

De Meis non dice se l’evento servirà a infondere fiducia ai giocatori, ma di certo ha rasserenato lui: «Dopo 11 mesi veramente difficili, nei quali si è fatto di tutto tranne che acquistare il Rimini oppure intervenire in partecipazione, questo provvedimento ci dà una nuova energia per affrontare la situazione. Dallo scorso mese di luglio a oggi ho vissuto il periodo più buio della mia vita, oggi forse si apre una nuova pagina».

Ci sono state offerte concrete nelle ultime ore per l’acquisizione del Rimini? De Meis replica immediatamente: «Nessuna offerta concreta, è meglio che ci concentriamo solo sul campo. Del resto chi vuole acquistare la società, prima compra e poi fa le interviste, non viceversa. Comunque è già positivo che non ci sia più un custode delle azioni che rendeva anomala la società. Ora ci sono due partite contro L’Aquila che valgono oro, di tutto quello che riguarda la società ed il suo futuro parleremo dopo gli spareggi dei play-out. Come ho già detto, prima dei match spero che non si creino ulteriori elementi di disturbo, i nostri giocatori devono pensare solo al campo».

E allora prepariamoci a dieci giorni solo di calcio giocato, prima di vivere un mese ad alta tensione fino alla data limite del 30 giugno. Quando si saprà, forse, il destino del Rimini.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui