Clamoroso: la Riviera ritira la prima squadra dal campionato

Rimini

RIMINI. La Riviera Volley Rimini ritira la sua squadra di B1 dal campionato. Una decisione che definire clamorosa è poco. Soprattutto dopo la presentazione in pompa magna di quello che doveva essere non un progetto, ma “il” progetto, per riportare il grande volley a Rimini. Invece nulla. Ancora una volta la mancanza di risorse economiche manda tutto, o quasi tutto, all’aria costringendo i dirigenti a prendere questa decisione dolorosissima. Non è un caso che ieri, appena si è diffusa la notizia, con il presidente Gabriele Pace all’estero per lavoro, nessuno del direttivo abbia voluto aprire bocca. L’unica dichiarazione è arrivata attraverso una nota. «Abbiamo commesso molti errori - si legge in queste poche righe a firma Riviera Volley - compreso quello di lasciarci trascinare dalla voglia di assecondare le necessità di un progetto entusiasmante, confidando di poterlo garantire sulla base di convinte intenzioni espresse da chi aveva in animo di supportarci sotto il profilo economico. Ma di fronte all’incertezza, rispettabilissima, col rischio però di mettere in discussione l’intero progetto, abbiamo deciso di fermare la squadra di B1 femminile e nei prossimi giorni saranno valutate altre iniziative al proposito, ma senza intaccare il cuore del progetto Riviera Volley che ad ogni costo sarà mantenuto».

L’errore principale di cui si parla nella nota è proprio quello legato alla presenza di due sponsor di primo livello che dovevano garantire la partecipazione al campionato senza eccessivi rischi. Da mesi la società era in contatto con queste realtà che, però, avevano sempre promesso, ma mai messo nero su bianco. Nonostante questo, e qui sta l’errore, la dirigenza si è imbarcata in questa avventura e ora, di fronte al passo indietro, è stata costretta a dire stop per non mandare a monte tutto il progetto. «Abbiamo preso questa decisione anche per consentire alle atlete di utilizzare la finestra di mercato del mese di gennaio e trovare la migliore collocazione sportiva. A loro, a tutti coloro che con impegno e dedizione hanno collaborato a questo sogno che purtroppo ora svanisce, la società porge le proprie scuse».

La domanda ora è che cosa accadrà al settore giovanile. «Il progetto sportivo complessivo, pur nella difficoltà, resta confermato e faremo di tutto per trattenere anche il nostro direttore generale».

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