L'Unieuro fa il pieno di buone notizie

Rimini

FORLÌ. C'è chi la ritiene pressoché inutile, chi un rischio e chi la vede sia come la prima opportunità di testarsi con le squadre contro le quali ci si potrebbe giocare l’A2, sia come l'occasione di mettere in bacheca il primo, vero trofeo nella storia della neonata Pallacanestro 2.015. È la Coppa Italia che si giocherà a marzo a Rimini e le cui Final Four da ieri l'Unieuro ha a portata di mano dopo avere centrato l'ennesima, larga vittoria e aver visto Cecina cadere per la seconda volta di fila in volata con Piombino.

Insomma, per la prima volta la "nuova Forlì" è sola in vetta. Un primato meritato per l'esponenziale crescita del collettivo di Garelli che pur privo dell'influenzato Rombaldoni, in un Pala Galassi che ha risentito in presenze della corsa ai regali di Natale, ha piegato nettamente la Gessi Valsesia. E pur non disputando una gara memorabile per continuità.

Sì, perché i piemontesi, con ben tre elementi in borghese (oltre agli assenti di lungo corso Dotti e Giorgi, out per problemi al ginocchio pure Tomasini) danno lodevole prova di caparbietà e applicazione, lottando su ogni pallone sino alla sirena conclusiva e approcciando la sfida meglio della capolista.

Il 6-0 dopo 2'30", illude l'Unieuro che fatica a ingranare in attacco e denota eccessi di confidenza nella metà campo difensiva venendo agguantata all'8’ dalla tripla di Gatti (11-11) e non riuscendo mai a dare lo scossone per le troppe ricezioni concesse nel cuore dell'area e di 5 rimbalzi offensivi capitalizzati dai neroarancio.

È Sebastian Vico a togliere d'impiccio Forlì con il canestro che sulla sirena del 10' vale lo striminzito 20-16, ma sino al 13' Borgo Sesia c'è eccome (26-22 con gioco da tre punti di Giovara) e allora la guardia argentina deve fare di più: prendersi di peso l'Unieuro sulle spalle. Da vero leader lo fa e con l'aiuto di Pignatti e di un positivo Iattoni, tra triple, penetrazioni e falli subiti scava il break: 37-25 al 15'13". Ora Forlì ha in mano il volante e chiude in carrozza il primo tempo con Pederzini che sigilla il +19. Tutto finito? Sì, anche se l'avvio di ripresa con terzo e quarto fallo in successione di Arrigoni e un approccio nuovamente soft illude gli ospiti di potere rientrare in scia. Il tentativo, però, si ferma sulla tripla del 53-42 di Gatti al 23' (break di 4-12) perché Ferri inizia a giocare da par suo e Pederzini si sostituisce a Vico nel ruolo di mattatore imperversando con l'autorevolezza e l'intensità che da quest'anno ne stanno facendo un giocatore totale. È lui al 28'20" a firmare il 68-48 in un palasport che prende di mira gli arbitri e si scalda, Forlì chiude poi i conti toccando il 77-50 con Bonacini dall'arco. È il 33' e l'Unieuro stacca la spina. Poco male, la vetta solitaria è conquistata.

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