Il Rimini all'esordio col Prato... sintetico

Rimini

RIMINI. Un nuovo manto in erba sintetica, che dopo 54 anni di onorata militanza, prende il posto di quello precedente in erba naturale, ma anche nuovi spogliatoi e nuovi servizi. Il Romeo Neri si dà una svecchiata e diventa a tutti gli effetti la casa della Rimini Calcio che ora potrà concentrare in questa struttura tutta la sua attività. Ieri mattina c’è stata la presentazione ufficiale delle nuove opere, una giornata iniziata con una manifestazione di un drappello di tifosi biancorossi che fuori dal Neri hanno appeso uno striscione polemico con su scritto “Provate ora a vantarvi del campo”, facendo riferimento ai ritardi con cui si è inaugurato il nuovo manto. Un terreno che, dalle prime impressioni, pare che abbia soddisfatto i giocatori. E già oggi contro il Prato ci sarà il vero test. Il tour è proseguito con la visita agli spogliatoi dotati di nuovi impianti elettrici, nuovi rivestimenti, pavimentazione, arredi e sanitari, nuove porte e infissi. Nel complesso l’amministrazione ha investito nell’impianto un 1.250.000 euro, 650.000 per il calcio, di cui 329.000 provenienti dalla Regione e 600.000 per l’atletica, di questi 200.000 provengono da soggetti terzi. «E’ un bel giorno per lo sport riminese - ha esordito l’assessore Brasini - per il calcio in particolare. Siamo riusciti finalmente a completare un importante lavoro di rifacimento, con soddisfazione reciproca, per il Rimini e per l’amministrazione. Al Rimini servivano spazi, ora potrà organizzarsi in maniera nuova. Il campo vecchio non drenava più, non si potevano utilizzare le attività collaterali, pista e palestre, con questi interventi il Neri diventa un polo dove si potrà svolgere un’attività sportiva di buonissima natura».

Gli ha fatto eco il patron del Rimini, Fabrizio De Meis. «Finalmente abbiamo una casa. Siamo contenti perché dopo aver girovagato per tutti i campi, averne uno dove poter svolgere tutta l’attività è una sensazione stupenda. Abbiamo aspettato tanto, ma importante è il risultato finale. Sotto il profilo tecnico potremo concentrare qui anche la sala medica e quella per i massaggi, un posto dove poter esercitare l’attività a 360 gradi. Sono presidente da un anno e mezzo, abbiamo portato il Rimini in Lega Pro, ora il Comune ci è venuto incontro rifacendo il manto e gli spogliatoi. Spero che non ci si fermi qui, spero che ci sia una svolta anche nel rapporto con il tessuto sociale, che gli imprenditori ci diano una mano».

L’assessore Biagini si è presentato con il completo da gioco del Rimini, comprese le scarpette con i tacchetti. «E’ stata una vera sfida, niente era scontato, Comune e amministrazione ci hanno creduto, ma lo stesso impegno lo metteremo anche per lo stadio del baseball, vogliamo ospitare la Coppa Campioni».

Per Angelo Palmas. «Il vecchio campo era la storia del Rimini, ma ormai era anche il problema, ora ci potremo allenare sette giorni su sette al Neri. Noi creiamo lo spettacolo ed è anche giusto che possiamo partecipare alle attività che traggono giovamento da questo spettacolo».

Il sindaco Andrea Gnassi si è riservato il finale. «Per noi parlano i fatti. In questi anni abbiamo fatto scelte importanti, tra queste anche dare valore sociale allo sport. Solo per il calcio abbiamo stanziato due milioni e mezzo, oltre ai lavori al Neri e quelli a San Giuliano, Viserba, San Vito e Rivazzurra, sono in partenza quelli ai campi dell’Ina Casa, Vergiano, Torre Pedrera e Miramare. Abbiamo intrapreso un percorso di crescita con il Rimini. Un investimento di un milione e 300.000 mila euro per avere un impianto dignitoso e un manto adeguato».

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