Niente sconti: a Valencia Rossi parte in fondo

Rimini

Fuoco alle polveri e che sia spettacolo pirotecnico. Parte oggi l’ultimo gran premio del 2015 e la temperatura è altissima. Ieri la Federazione internazionale di motociclismo e la Dorna che organizza il campionato hanno vestito i panni dei pompieri, catechizzando i piloti della MotoGp affinchè il fine settimana e la domenica in particolare siano differenti da quanto avvenuto in Malesia.
Zitti e mosca. Sepang è stata “sepolta” e i piloti sono stati invitati a non parlarne più nelle conferenze stampa di ieri. La conferenza stampa del giovedì è stata sostituita da un incontro con il “Permanent bureau”, in cui Vito Ippolito, presidente Fmi, e Carmelo Ezpeleta, presidente di Dorna, hanno catechizzato i piloti. Il messaggio era diretto chiaramente ai due protagonisti della volata per il titolo ed a Marc Marquez, che si è ritagliato, nelle ultime due gare (in maniera evidente a Sepang, più “coperta” a Motegi) un ruolo da controverso co-protagonista.
Niente sconti a Rossi. Ieri Valentino ha iniziato commentando la sentenza del Tas, che ha rigettato il suo appello: «Alla fine è stato un vero peccato sapere che dovrò partire ultimo. Si è parlato molto la settimana scorsa, ma sulla moto c’ero io e so perfettamente come sono andate le cose, per questo ho voluto appellarmi al tribunale. Parto ultimo, ma la gente ha capito cos’è successo, almeno questa è una piccola consolazione. L’anno prossimo? Certo che continuo».
Quindi domenica il Dottore è atteso da una rimonta, con un unico aspetto positivo non trascurabile. Marquez dovrà fare la sua gara, senza attenderlo. «Questa non è una delle mie piste preferite - ha proseguito Rossi - ma nel 2006 ero in pole e poi ho perso il mondiale (che andò ad Hayden, ndr). Quest’anno parto ultimo, speriamo che porti fortuna e le cose vadano diversamente. Sono deluso, più che arrabbiato, mi dispiace non potermi giocare la possibilità che mi ero costruito dall’inizio e dell’anno».
Se Dani Pedrosa e Marquez faranno la loro gara e batteranno Lorenzo, costringendolo al 3°, come è nelle loto possibilità, Jorge guadagnerà 16 punti ed a Rossi basterà un 6° posto con i suoi 10 punti per diventare campione con un punto di vantaggio. Una “rimonta” tutt’altro che impossibile. Se invece Jorge arriverà 1° o 2° il lavoro di Rossi diventa veramente difficile. Con 25 punti a Lorenzo Rossi deve arrivare 2°; con 20 deve prendersi un 3° perchè in caso di parità in classifica arrivando 4° vincerebbe Lorenzo che ha un maggior numero di successi.
L’appello. Tutto da leggere il messaggio di Ippolito e Ezpeleta: «Avete milioni di tifosi in tutto il mondo. Guardano e ammirano i vostri successi in pista. E soprattutto ascoltano attentamente quello che dite. Le vostre azioni possono avere conseguenze che non sono in linea con i nobili valori del nostro n primo luogo, deve prevalere lo sport. Domenica sarà l’ultima gara dell’anno, lo sport deve vincere. ...Vogliamo ricordare i valori del nostro sport: fair play, sportività e buone maniere. I nostri funzionari saranno vigili nell’osservare il comportamento di ciascuno di voi e molto severi con qualsiasi violazione delle nostre regole sportive... Vorremmo chiedere a tutti di prestare ancora più attenzione questo fine settimana per il bene di questo sport».

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