Teramo e Savona in D: Forlì riammesso in Lega Pro

Forlì

ROMA. I due collegi giudicanti del Tribunale federale, presieduti da Sergio Artico, hanno sostanzialmente accolto le richieste del procuratore federale Stefano Palazzi per quanto riguarda i due processi principali, finendo così per “premiare” le rivelazioni del presidente del Catania, Pulvirenti, e per “stangare” le responsabilità di Campitelli (presidente del Teramo) e Dellepiane (presidente del Savona), che invece hanno negato tutto. Con le retrocessioni in D di Teramo e Savona, il Forlì viene riammesso in Lega Pro. Entro lunedì i club (tutti, anche il Catania) faranno ricorso: il processo di secondo grado, quello decisivo, andrà in scena tra una decina di giorni. Questi, nel dettaglio, i provvedimenti più pesanti presi dalla Federcalcio.

Catania: retrocessione all’ultimo posto del campionato di B, penalizzazione di 12 punti da scontarsi nel campionato di competenza della stagione 2015-2016 e ammenda di 150mila euro.

Savona: retrocessione all’ultimo posto del girone B di Lega Pro e ammenda di 30mila euro.

Teramo: retrocessione all’ultimo posto del girone B di Lega Pro e ammenda di 30mila euro.

Barletta: 3 punti di penalizzazione da scontare nella stagione sportiva 2015-2016.

Torres: 2 punti di penalizzazione da scontare nella stagione 2015-2016 e 25mila euro di ammenda.

Vigor Lamezia: 5 punti di penalizzazione da scontare nella stagione 2015-2016 e 25mila euro di ammenda.

Aquila: un punto di penalizzazione da scontare nella stagione sportiva 2015-2016.

di RICCARDO RINIERI

FORLÌ. Arriva di corsa in piazza Saffi, Stefano Fabbri. E’ euforico per una sentenza «che sentivo da giorni». Ma prima di affondare la lama nelle radici dell’entusiasmo, il presidente del Forlì si toglie qualche sassolino dalle scarpe: «Ho subìto attacchi un po’ da tutti, trascorrendo questi ultimi 20 giorni in uno stato di tensione assoluta. Ero dentro un tourbillon di emozioni, speranze, illusioni e paure che si susseguivano a volte sovrapponendosi attimo dopo attimo di ogni giornata».

Istintivo, ripercorrere le tappe di una vicenda convulsa: «In pochi mesi sono passato come presidente dalle situazioni più imprevedibili. Dalla retrocessione in D alla estromissione dalla D fino alla paura di dover disputare il torneo Uisp e non riuscire ad allestire una squadra. Poi lo spiraglio aperto dalla procura federale, la riammissione in Serie D e adesso, a distanza di una settimana, il ritorno in Lega Pro. Devo ringraziare l’assessore allo sport Sara Samorì, che ci ha sempre sostenuto in ogni istante anche nei momenti di totale scoramento».

Un crescendo rossiniano ha restituito al Forlì l’alloro della Lega Pro con alcuni benefici imprevisti. Intanto, trattandosi di riammissione e non di ripescaggio non ci sarà da pagare il “balzello” di 500mila euro. Quindi, il breve passaggio nel purgatorio della D ha permesso l’alienazione di costosi contratti che gravavano come fardelli pesanti sul bilancio della società, che adesso Stefano Fabbri può affermare di essere in regola con i conti risanati. «Per lunedì 24 agosto convocherò un consiglio straordinario alla presenza del direttore sportivo Cangini e del tecnico Gadda per fare il punto della situazione e mettere le basi per la squadra da Lega Pro. Senza ripetere gli errori della passata stagione, vogliamo una formazione giovane ma competitiva. Siamo già stati convocati a Firenze per avere direttive riguardo ai bonus sull’impiego degli under in relazione al minutaggio».

Sicurezza e fiducia nella giustizia ma l’appello non fa paura? Fabbri sorride: «Formalmente siamo ancora sub judice ma il campionato deve iniziare il 6 settembre e mi hanno detto che non ci saranno slittamenti. E poi il 27 agosto verranno stilati i calendari. Io non credo ad uno stravolgimento della sentenza di primo grado che parla espressamente del coinvolgimento dei due presidenti di Teramo e Savona. Un passo indietro sarebbe come legalizzare il malaffare. Invece come ipotesi non estrema vedo un campionato a 56 squadre anziché a 54».

Intanto per martedì è prevista una grande adunata in piazza Saffi per festeggiare la Lega Pro ritrovata e la presentazione di una squadra che a questo punto dovrà essere rimpolpata con 4 o 5 innesti come già aveva anticipato il diesse Sandro Cangini. L’assessore allo sport Sara Samori esulta: «Siamo stati partecipi e beneficiari di una bella pagina di sentenza sportiva che ci restituisce una squadra di calcio nel campionato professionistico. E’ un tassello che aggiunto alla rinascita del basket ci fa assaporare già la prossima stagione sportiva come assai suggestiva».

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