Sabbioni, uno splendido bis con dedica

Rimini

RICCIONE. Oro bis, nel giorno del compleanno del suo allenatore Luca Corsetti, nella gara dove era sicuramente favorito, nella piscina che incute timore anche ai grandi campioni, nell’anno della maturità. Sono i campionati di Simone Sabbioni, su questo ormai non ci sono più dubbi. Due ori individuali, nei 100 e ieri nei 50 dorso, un bronzo nei 200, il record italiano dei 100 strappato a Mirco Di Tora, la qualificazione per Kazan e chi più ne ha più ne metta. Inutile dire che da martedì la vita del campione olimpico giovanile riccionese è cambiata: notorietà raggiunta, foto sui giornali, tutte novità da gestire che non sempre semplificano le cose. «Forse vivere queste esperienze a due passi da casa aiuta - dichiara Simone Sabbioni - anche se quest’anno sto facendo vita di squadra e vivo questa esperienza in albergo assieme ai miei compagni dell’Esercito. Un modo per crescere e per fare un po’ di prove in vista dei grandi appuntamenti internazionali».

Ieri ha confermato il trend che lo vuole sempre pronto a migliorarsi ad ogni gara importante. Tira giù 23 centesimi e gli servono tutti per conquistare il suo secondo titolo italiano primaverile (uno era arrivato anche nella kermesse invernale), in un 50 dorso che vedeva nettamente favorito Niccolò Bonacchi. Sabbioni azzecca la partenza e mulina le braccia in modo efficace fino a toccare a 24”99, la prima volta sotto i 25”, che sono anche il crono fatto segnare dal rivale. Un centesimo, quel centesimo che esattamente un anno fa non gli aveva permesso di disputare la sua prima finale A agli assoluti. «Tutto torna: sono abbastanza fatalista e sono convinto che se una volta ti va male basta metterci un po’ di impegno e andrà meglio la volta dopo. Finora è andata così nella mia carriera. Sono contento perché non era scritto che dovessi vincerla questa gara, nella quale ho ancora ampi margini di miglioramento ma è arrivato un successo importante che aggiunge qualcosa alla stagione».

Una stagione che ora sarà una lunga preparazione verso Kazan, con un piccolo “intoppo” che si chiama maturità. «Un po’ di pensiero ce l’ho perché io e la scuola non andiamo tanto d’accordo - spiega Sabbioni - quando arrivo a casa dopo tanto allenamento faccio fatica a concentrarmi sui libri ma un diploma è da prendere e quindi mi impegnerò per superare questo esame. Dal punto di vista sportivo è un problema perché magari avrei potuto a giugno andare a fare qualche bella gara all’estero e invece dovrò restare in Italia ma la mia preparazione per Kazan non dovrà subire sussulti».

Per Sabbioni, però, non è cambiato nulla in questa settimana. «Sarà che gareggiare qui mi fa sembrare tutto normale, sarà che devo ancora realizzare di aver fatto una bella impresa con il record italiano - conclude il pluricampione italiano - ma per me è tutto esattamente come prima. Ho un obiettivo in più che è fare bene ai Mondiali, quello sì».

 

 

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