Le sensazioni positive di Bisoli

Cesena

Buongiorno, Bisoli. Riparte il campionato e nel Cesena ci sono due assi in più, come Belingheri e Marilungo.

«E’ così. Ma prima voglio dire che sono contento per il lavoro che io e il mio staff abbiamo fatto con Tabanelli. Un lavoro che ha dato i suoi frutti, visto che un anno fa, quando lo inserivo in campo, sentivo tutti mugugnare, mentre ora è stato ceduto portando soldi importanti nelle casse della società. Abbiamo centrato un obiettivo e ora Tabanelli avrà l’opportunità di vestire la maglia di un club glorioso e di confrontarsi con il calcio inglese. Forse sul piano fisico e dell’intensità non è ancora pronto, perché Tabanelli è uno che le sue pause se le prende, però con le sue qualità e la sua voglia di migliorare, potrà fare strada. Chiudo il discorso Tabanelli dicendo che il direttore è stato bravissimo a monetizzare».

Foschi lo è stato ancor di più portando Belingheri, il centrocampista più prolifico dello scorso campionato di B con 14 reti tra campionato e play-off...

«Beh - e mentre lo dice gli occhi gli brillano - Belingheri un anno fa è stato determinante per la promozione del Livorno. L’uomo in più insieme a Paulinho. Luca l’ho conosciuto giovedì sera: siamo stati un’ora insieme e posso già dire che è un ragazzo splendido. E’ venuto a Cesena con lo spirito giusto, con un’umiltà straordinaria. Le prime parole che mi ha detto sono state: “Io sono venuto per mettermi a disposizione e per fare il bene del Cesena: io gioco dove vuole lei e dove crede che io sia più utile”. Oltre ad essere un grande giocatore mi ha dato l’idea di essere un grande uomo».

Belingheri nasce mezzala ma lo scorso anno ha fatto la differenza giocando sulla trequarti. Nel Cesena dove giocherà?

«Io voglio dare al Cesena un’identità ancora più significativa di quella già ammirata finora. Il sistema di gioco che prediligo è il 4-3-1-2, però, viste le caratteristiche dei miei giocatori, credo che in questo momento il lavoro vada concentrato sul 3-5-2, con Belingheri mezzala destra. Questo modulo, poi, mi permette di puntare su D’Alessandro, che nel 4-3-1-2 sarebbe di difficile collocazione».

Belingheri e Marilungo sono due giocatori talmente duttili che potrebbero darle possibilità di cambiare in corsa?

«Questo sì. Magari durante la partita mi potrei sbizzarrire un po’».

Alla luce della rifinitura partiranno entrambi titolari a Varese...

«Vediamo. C’è l’incognita del terreno di gioco. Domenica, contro il Novara, il campo è stato arato. Non so come sarà stato sistemato. Però potrebbero partire titolari, anche se Marilungo ha più o meno un tempo di autonomia».

Il dubbio vero è il portiere?

«Ne ho convocati tre. Ci sono gerarchie, ma prima di decidere chi schierare voglio parlare con Campagnolo. Se mi dirà di sentirsi già al 100 per cento, giocherà lui».

Tra i convocati non c’è Granoche: una scelta per fargli capire che ormai a Cesena non c’è più posto per lui?

«E’ una scelta tecnica fatta per il bene del Cesena. Dovevo scegliere tra lui e Garritano e Garritano questa settimana è andato alla grande, anche se proprio in rifinitura ha subìto un colpo che lo tiene in dubbio».

Si riparte da Varese, unica squadra di B imbattuta in casa. Sensazioni?

«Sarà una gara difficilissima contro una squadra ambiziosa con tanti giocatori importanti. Però, incognita terreno di gioco a parte, io ho sensazioni positive. Sono stracontento del gruppo che ho a disposizione e sono certo che se tutto l’ambiente resterà unito di qui alla fine ci toglieremo tante soddisfazioni».

Si riparte ma senza Bisoli... I giocatori hanno fatto capire che avvertiranno l’assenza.

«Questo mi fa piacere. Significa che l’allenatore conta. Vorrà dire che i giocatori mi dovranno fare un bel regalo, portando a casa un risultato importante».

 

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