Conto Mazzini, arrestata Mirella Frisoni

Rimini

SAN MARINO. Due giorni fa le perquisizioni e il sequestro di documenti negli uffici della sua azienda, la N&B New Business, oggi l’arresto per Mirella Frisoni, tra i nomi degli indagati dell’inchiesta partorita dal famigerato Conto Mazzini.

Questi gli ultimi sviluppi dell’ormai soprannominata tangentopoli sammarinese, che ha portato al carcere dei Cappuccini i due ex segretari di Stato Fiorenzo Stolfi e Claudio Podeschi.

La donna - come riporta San Marino Rtv - è stata prelevata dagli agenti del nucleo antifrode a Dogana, dove ha l’ufficio, e nel primo pomeriggio i magistrati titolari dell’indagine Conto Mazzini sono entrati nel carcere per interrogarla. Obiettivo della perquisizione, a quanto risulta, era la ricerca dei beneficiari del libretto da 200 mila euro soprannominato Stelle.

La comunicazione giudiziaria, equivalente dell’avviso di garanzia italiano, per Frisoni, come per Stolfi, Podeschi e per gli altri politici indagati, risale al febbraio scorso.

Da via Rovellino, sede del Partito dei socialisti e democratici, ci tengono a chiarire che l’imprenditrice non ha incarichi, ma è una semplice aderente. E anche in passato, «non è mai stata responsabile amministrativa, né ha mai avuto incarichi nel partito dei Socialisti e Democratici, nato nel febbraio del 2005» sottolinea il presidente Francesco Morganti, nel puntualizzare la posizione dell’arrestata rispetto il Psd.

In passato Frisoni era invece impiegata nella segreteria di Stato all’Industria ai tempi del governo straordinario, quando era presieduta da Claudio Felici, attuale segretario di Stato per le Finanze, tra il 2002 e il 2005. Di qui la sua vicinanza con l’area democratica dell’attuale Psd, la corrente derivata dall’ex partito Pdd.

 

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