San Marino, Renzi: "Giustizia, alimentare il clima di sospetto fa male al Paese"

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SAN MARINO. «Alimentare il clima di sospetto sulla giustizia fa male al Paese. Chi vuole che il Tribunale non funzioni lo dica apertamente». Il segretario Nicola Renzi invita le opposizioni a rivolgersi alla magistratura per accertare la verità e si chiede chi e perché mira a portare il Tribunale in una condizione di stallo.

«È oramai evidente a tutti - dichiara - che chi si muove sul terreno delle insinuazioni o peggio ancora della calunnia, si stia trasformando, magari anche inconsciamente, in portatore di un fine recondito e di interessi non manifesti. A questi signori - aggiunge - rivolgo un acceso invito perché dimostrino di voler veramente accertare la verità e si rivolgano all’unico potere dello Stato titolato per farlo: la Magistratura. Chiedano al Tribunale di fare chiarezza e dimostrino piena fiducia in tutti i magistrati della Repubblica».

Il Segretario alla Giustizia ribadisce il rispetto delle procedure previste per la nomina del nuovo Magistrato Dirigente, e ricorda che l’allora Coordinatore facente funzioni nominato dal Consiglio Giudiziario Plenario, aveva suggerito alla Reggenza, di esplorare tra i Giudici superiori o comunque in ambito Istituzionale eventuali disponibilità ad assumere il ruolo di Magistrato Dirigente. Di seguito furono gli stessi Giudici Superiori interpellati a suggerire di rivolgersi al Collegio Garante per individuare il sostituto del professor Ferroni, prematuramente scomparso, dopo aver informato la Reggenza. Il professor Guzzetta, inoltre, è un giurista di chiara fama che da sette anni fa parte del Collegio Garante, scelto per il nuovo incarico non solo per la sua autorevolezza, ma anche in osservanza al criterio di anzianità di rappresentanza fra i saggi del Collegio Garante.

«Ci svelino - continua Renzi - le vere e inconfessate ragioni di questa ostilità e di questa campagna denigratoria, che ora si spinge addirittura a insinuare evanescenti e scomodi rapporti con alcuni soggetti. Oltre a ledere l’onorabilità di un prestigioso giurista, queste fantasie provocano danno e discredito all’intero Paese, oltre a compromettere la funzionalità dell’intero Tribunale».

Fino ad ora nessuno degli oppositori ha sentito il bisogno di incontrare contestare la sua nomina. «Forse - conclude Renzi - se sono davvero convinti delle irregolarità che sbandierano, è ora che lo facciano».

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