San Marino promosso dall'Ecofin: "Ai fini fiscali è collaborativo"

San Marino

SAN MARINO. I ministri delle Finanze dell’Unione Europea promuovono la Repubblica di San Marino, riconoscendo oggi l’ex paradiso fiscale come «Paese pienamente cooperativo ai fini fiscali». Le segreterie di Stato per gli Affari esteri e per le Finanze esprimono in una nota «profonda soddisfazione» per il riconoscimento ricevuto dal Titano nell’ultima riunione del Consiglio Ecofin «intervenuto a livello internazionale - sottolineano in una nota - e per la regolamentazione dettagliata di una materia che va nell’ottica della promozione di uno sviluppo economico ispirato a criteri sempre più solidi, trasparenti e affidabili». Di fatto, «era una notizia attesa - dichiarano i Segretari di Stato Nicola Renzi ed Eva Guidi, rispettivamente per gli Affari Esteri e per le Finanze - in virtù dei significativi passi compiuti a livello normativo, che hanno inequivocabilmente dimostrato la chiara volontà di adeguarsi ai parametri stabiliti».

Più precisamente, l’Unione Europea ha fatto proprie le valutazioni svolte nell’ambito del progetto Beps dell’Ocse, vertenti sulle modifiche intervenute da parte della Repubblica a livello fiscale che danno atto dell’allineamento di San Marino ai principali standard previsti al riguardo. «In particolare - precisano da Palazzo Begni - attraverso il Decreto Legge “Disciplina del regime per la detassazione dei redditi derivanti da beni immateriali”, è stata adeguata la normativa nazionale in materia di agevolazioni fiscali per lo sfruttamento di beni intellettuali alle misure antielusive elaborate dall’Ocse, nell’ambito del Progetto Beps e, più precisamente, alle misure previste per contrastare le pratiche fiscali dannose, nell’accezione di pratiche legali adottate dagli Stati per competere fra gli stessi nell’attrazione degli investimenti tramite incentivi fiscali o ruling».

Quindi, «attraverso la nuova normativa - spiegano i Segretari di Stato - sono state introdotte nuove norme finalizzate a consentire la fruizione degli incentivi previsti per lo sfruttamento di beni intellettuali, in proporzione agli investimenti effettuati per attività di ricerca e sviluppo in San Marino o, all’estero, presso enti indipendenti». Nella predisposizione della normativa, sono state considerate infine le esigenze e le tipicità delle imprese sammarinesi, attuali e di futura costituzione, nell’allineamento con i requisiti imposti per risultare compliant al citato progetto Beps.

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