Csu San Marino, i sindacati: "Banche, manca un progetto per potere uscire dalla crisi"
Manca, secondo la Csu, una visione complessiva, «un progetto strategico in grado di riportare il sistema finanziario a svolgere il suo principale ruolo, ovvero garantire l’accesso al credito a imprese e famiglie e quindi sostenere lo sviluppo dell’economia reale in un contesto di massima trasparenza e condivisione».
Per i segretari di Csdl e Cdls il rilancio del settore bancario è la premessa indispensabile anche per affrontare con maggiore serenità ed equilibrio il nodo del risanamento del sistema pensionistico. «E’ una strada impraticabile quella scelta dal Governo di eliminare ogni forma di partecipazione economica dello Stato ai fondi previdenziali. Posizione, questa, che è stata fortemente caldeggiata dagli esperti del Fmi, i quali senza mezzi termini hanno affermato che è necessaria una riforma delle pensioni che non preveda più il contributo dello Stato, perché il corrispettivo andrà usato per ripianare i debiti creati dal sistema bancario».
Percorso, questo, già imboccato in modo unilaterale nella Legge Finanziaria 2019 con il taglio di 30 milioni di risorse pubbliche dal Fondo dei lavoratori dipendenti. «L’obiettivo di puntare ad un sistema pensionistico in grado di sostenersi da solo - rimarcano Tamagnini e Montanari - è non solo impraticabile e iniquo per gli altissimi costi sociali ed economici, ma non è neppure così determinante per risolvere in tempi ragionevoli il deficit del bilancio dello Stato».