Targhe di San Marino, multe e confische. Si attende una circolare dal Viminale

San Marino

SAN MARINO. Quando è stato annunciato dal governo italiano che il Decreto sicurezza avrebbe messo una stretta sulla circolazione nel Belpaese delle automobili con targa straniera, è stato subito chiaro che per San Marino qualcosa sarebbe potuto cambiare.

E infatti qualcosa è cambiato. Sono tante le auto con targa del Titano che sono state confiscate e tanti i conducenti che hanno subito delle multe salate (712 euro di multa, ridotta a 498 se pagata subito).

Soluzioni?

Ora si cerca di correre ai ripari. Come? Chiedendo una deroga. Ma c’è un problema. Un passo indietro: questa norma inserita nel decreto sicurezza nasce per arginare la circolazione delle auto con targa extracomunitaria, utilizzate da tantissimi per eludere le imposte, o pagarle in misura molto ridotta, e non pagare eventuali multe.

La legge italiana 1 dicembre n° 132, effetto del “Decreto Sicurezza”, prevede una deroga, è vero, ma San Marino, Vaticano e Svizzera, non possono beneficiarne perché extracomunitarie.

La speranza viene riposta dai tre Paesi in una circolare del ministero dell'Interno che normalizzi la situazione.

L'ultimo caso di cui si ha notizia - lo ha riferito San Marino Rtv è di tre giorni fa: protagonista una signora residente a Rimini ma domiciliata sul Titano, sorpresa alla guida dell'auto del marito sammarinese.

Il problema di allarga. Un italiano lavoratore a San Marino, stando al decreto sicurezza così applicato non potrebbe condurre il camion o la vettura dell'azienda sammarinese di cui è dipendente. Il rischio? Quello di cui sopra: multa salta e confisca del mezzo.

L’emittente di Stato paventa un impatto significativo sul fronte dell’economia. Non solo: se l'auto è targata San Marino - è l’interrogativo che viene posto - il vostro compagno di viaggio italiano potrà mettersi al volante?

La soluzione può essere appunto una circolare esplicativa del ministero dell’Interno italiano che da San Marino è attesa per i prossimi giorni. Sulla questione è al lavoro anche la diplomazia sammarinese che ha attivato contatti ai massimi livelli e il Segretario di Stato agli Esteri Renzi è fiducioso su una soluzione in virtù degli ottimi rapporti italo-sammarinesi.

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