Finanziaria, a San Marino scatta lo sciopero generale
Pubblico contro privato
«Un confronto - ha sottolineato Montanari - che non ha mai assunto il valore del negoziato». Anzi, «con la Legge di Bilancio - ha continuato - assistiamo al solito e vecchio tentativo di dividere il mondo del lavoro mettendo i lavoratori privati contro quelli pubblici e i giovani contro i pensionati». Sulla stessa lunghezza d’onda Tamagnini, che ha puntato il dito contro una «Finanziaria a senso unico». E ancora: «Anche stavolta - ha lamentato - il governo ha scelto la scorciatoia di fare cassa sulle spalle dei lavoratori e dei pensionati. Siamo di fronte a una Legge di Bilancio che non fa chiarezza sui numeri del dissesto di Cassa di Risparmio, non destina un euro agli investimenti, non contiene concrete iniziative per combattere la diffusa evasione fiscale, ma scavalca i diritti contrattuale». Negli interventi dei delegati sindacali, si è posto l’accento sul «mancato cambio di rotta» sul fronte dell’equità e sull’assenza di progetti finalizzati all’emersione di tutti i redditi. Per la Csu, piuttosto, «il governo ha scelto la strada di imbrigliare il dialogo sociale dentro il percorso obbligato della Legge di Bilancio e imporre tagli agli stipendi pubblici, malgrado il rinnovo del contratto sia fermo ormai da 10 anni». Per i sindacalisti è «l’ennesimo prelievo forzoso e a una palese violazione dei diritti contrattuali». Stesso copione sulle pensioni: «Imboccata la strada del rinvio della riforma dell’Igr, l’Esecutivo preferisce decurtare senza nessuna gradualità sulla fascia esente dei pensionati con un taglio secco del 13%, equiparandola cosi’ alla no tax-area dei lavoratori dipendenti».