Il Segretario di Stato per il Turismo, Augusto Michelotti, spiega nei dettagli le spese di quello che definisce un «progetto pubblico, in sinergia con privati» e che «deve sempre essere chiaro, trasparente e verificabile da parte di ogni cittadino».
Per la sua realizzazione, la parte pubblica, ovvero lo Stato, erogherà un finanziamento di 394.750 euro, precisa Michelotti. «La cifra, per di più - aggiunge in una nota - è leggermente inferiore a quelle stanziate negli scorsi anni».
Le spese restanti saranno a carico dei partner dell’evento che fanno a capo a Next Time srl. La società sammarinese infatti «curerà la manifestazione - prosegue la nota - lunga 37 giorni, dal 1 dicembre al 6 gennaio, coprendo una spesa finale dell’evento prevista attorno ai 486mila euro».
Quindi, “Nextime Eventi, si farà interamente carico di oltre 90mila euro di costi - sottolinea - non coperti dallo Stato».
Tutto ciò, precisa il Segretario di Stato, è descritto nella delibera numero 14 del 14 novembre 2017 e «numeri e cifre - chiosa - sono stati ampiamente già illustrati anche nella risposta data alle interpellanze in Consiglio».
Pertanto «fa quindi specie leggere l’allarmistico comunicato dell’Usc - manda a dire Michelotti - sui costi del Natale delle Meraviglie, in cui qualcuno si straccia le vesti dissociandosi dall’improvvida e incosciente imperizia della Segreteria».
La nota smentisce in particolare le cifre indicate da Usc, 736mila euro che, precisa, sono «un’altra cosa». Ovvero «è da intendersi come la somma tra i finanziamenti in denaro, i servizi messi in campo dal Turismo, dalle Aziende, e dai contratti già in essere».
I costi delle luminarie natalizie, 140mila euro, «saranno imputati e sommati ai capitoli di spesa dell’Ufficio del Turismo» e non più all’Aass come lo scorso anno. Mentre, per la promozione, l’Ufficio del Turismo, a inizio anno, stanzia una cifra - 195mila euro - per la promozione e la comunicazione, su varie piattaforme, degli eventi di portata nazionale come “Time Line” e “Il Natale delle Meraviglie”.
«Immaginavo che tali cifre - stigmatizza Michelotti - sarebbero state fraintese e usate strumentalmente come pretesto per fare confusione».