Cassa di Risparmio di San Marino, dall’assemblea ok definitivo alla vendita Npl-Delta

San Marino

SAN MARINO. Via libera alla cessione dei crediti del pacchetto Delta. Anche l’assemblea dei soci di Cassa di Risparmio, ha seguito l’indirizzo espresso dalla Commissione Finanze, in favore della vendita del pacchetto Arcade. Lo annuncia la maggioranza che specifica come la decisione «sarà poi confermata oggi nell’ambito della riunione della società di Gestione dei crediti Delta». La nota di Adesso.sm spiega le motivazioni per cui in Commissione Finanze ha dato il suo assenso alla conclusione del processo di vendita, quale indirizzo politico. «Non essendo emersi elementi difformi al quadro tecnico che era stato presentato ad aprile - spiega - la maggioranza ha ritenuto di confermare le valutazioni già espresse a suo tempo». Poi, «i recenti accadimenti», legati al clamore causato dalla diffusione di stralci di ordinanze del Tribunale sammarinese, «hanno spinto la maggioranza a predisporre un ulteriore momento di condivisione e confronto con il Cda di Cassa e con la vigilanza di Banca centrale». Così, nel corso della Commissione Finanze di lunedì, «sono stati portati ulteriori elementi tecnici di valutazione, in particolare l’ennesimo parere sul pacchetto, quello richiesto dal Cda di Cassa su sollecitazione del Governo alla società Aram Capital Limited», oltre alle valutazioni di Banca centrale fatte anche durante il Ccr allargato alle opposizioni. Gli «ulteriori elementi del confronto» non hanno quindi portato i commissari di maggioranza a cambiare parere rispetto ad aprile. «Tale vendita- evidenzia poi la nota di Adesso.sm - migliorerà tutta una serie di parametri, tra cui i coefficienti patrimoniali, il livello di liquidità e gli attivi fruttiferi di Carisp». Il che si traduce, prosegue il testo, in «meno iniezioni di denaro per mettere in sicurezza il principale istituto bancario di San Marino e meno debiti per lo Stato». Adesso.sm punta il dito contro «una parte dell’opposizione» e fa notare come la cittadinanza non abbia preso parte al sit -in di protesta organizzato davanti a Palazzo Pubblico durante i lavori della commissione, dimostrando «il rifiuto dei toni aggressivi, sfociati nei giorni scorsi in vere e proprie minacce». Al contrario, «i cittadini non amano la contrapposizione esasperata e fine a sè stessa».

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