Tassa etnica sui frontalieri, a San Marino governo pronto al dietrofront
Permessi e deduzioni
«Il diplomatico italiano ha mostrato grande attenzione alle questioni che gli abbiamo sottoposto - chiarisce a chiare lettere lo Csir in una nota - a partire dall’ipotesi di cancellazione di una serie di deduzioni fiscali riguardanti i lavoratori frontalieri, fino alla preclusione di alcuni diritti riconosciuti in base alla residenza, come ad esempio i permessi per famigliari portatori di handicap, e ha dato prova di approfondita conoscenza di tutte le problematiche che riguardano il fenomeno del frontalierato». In dettaglio, rispetto alla riproposizione della tassa etnica, «l’ambasciatore - sottolinea il Consiglio sindacale interregionale - ha affermato di avere ricevuto rassicurazioni, circa il suo ritiro, dal governo sammarinese». Inoltre, durante l’incontro, l’ambasciatore ha assunto «in sintonia con quanto contenuto nel documento programmatico del Csir- termina la nota - l’impegno di sollecitare il governo italiano a riprendere i lavori avviati dal tavolo interministeriale per giungere alla realizzazione di una legge sui lavoratori frontalieri relativamente alle aree di intervento già definite: fiscalità, sicurezza sociale e legislazione del lavoro».