San Marino, referendum contro scelte recessive di Adesso.sm
In più non sono affatto provvedimenti “light” quelli sul tavolo: «Si stanno presentando proposte di carattere recessivo che attaccano fortemente e ulteriormente la capacità di spesa - denunciano i consiglieri Psd-Ps - si parla di tagli agli stipendi pubblici, di riforma pensionistica impattante». Perciò, «di fronte a questa impostazione - mandano a dire - non staremo con le mani in mano, ricorreremo a tutti gli strumenti a disposizione». Le due forze di minoranza fanno quindi sapere che appoggeranno tutta una serie di referendum su temi di grande attualità e su decisioni che «non può arrogarsi solo la maggioranza perchè ne va del futuro del Paese». Quindi: indebitamento estero, trasformazione del credito d’imposta in debito pubblico, tutela dell’Azienda dei Servizi pubblici che «deve restare pubblica». E ancora, si sta vagliando anche un quesito referendario sulla riforma pensionistica che «verrà definito dai sindacati». In questa fase inoltre Ps e Psd condurranno attività istituzionale in collaborazione e sinergia per essere più efficienti, anche se chiariscono, ciò non riguarda il progetto politico di unificazione che resta in cantiere. Infine, i due partiti di opposizione esprimono grande preoccupazione sull’annunciata fusione tra Bsm e Carisp. «Come opposizione - spiegano - siamo stati informati dai giornali, anche se qualche chiarimento in più lo avremo nell’incontro previsto con Bcsm». Per il Ps, «pur non essendo contrario a prescindere dalle fusioni - spiega Alessandro Mancini - in questo momento riteniamo sia una operazione pericolosa per il contesto in cui si inserisce, al di la’ degli aspetti occupazionali che restano comunque ad alto rischio».