«Sanità pubblica e gratuita per tutti. No all'aumento dell'età pensionabile»

SAN MARINO. Più di duemila persone per la prima serata della Festa dell’Amicizia del Pdcs che, venerdì sera, ha debuttato affrontando il tema sanità e pensioni nel dibattito politico sulla Terrazza Ex Ritrovo dove erano esauriti tutti i posti a sedere disponibili. Davide Giardi, moderatore della serata, appena finita la lettura del documento sulla sanità e previdenza con alcune proposte concrete, elaborato dal gruppo di lavoro sanità del Pdcs, ha chiesto subito una replica al Segretario Santi.

Franco Santi, segretario Sanità

«La mancanza di risorse umane è il problema più rilevante. Possiamo avere la migliore organizzazione operativa immaginabile, ma senza medici non si riesce a fare niente. Con la proposta di legge in corso di approvazione, possiamo riavere il personale necessario per dare continuità e normalità al lavoro dell’ospedale». Poi, Santi ha continuato: «Concordo con il documento che dice che serve spostare l’attenzione dall’ospedale al territorio e alla prevenzione. È il futuro per San Marino e per tutti gli ospedali del mondo, altrimenti non ce la si fa». Stimolato ancora dal moderatore sul tema pensioni, il Segretario ha ribattuto: «La riforma del sistema previdenziale è a buon punto sulla raccolta dei dati e sullo studio dell’impatto che avrà sul sistema economico. Capire conoscere e condividere i numeri della situazione penso sia la cosa più importante perché servirà un grande consenso sociale. Saranno fatte proposte di grande impatto su cui stiamo ragionando con tutti e su cui spero si possa entrare nel merito della questione e fare delle scelte. La riforma va concertata ma il governo deve fare il suo mestiere. Dobbiamo accelerare sulle soluzioni da dare al Paese e non solo sul tema previdenziale. Per questo il Governo ha messo in campo il piano di stabilità nazionale».

Giuliano Tamagnini, segretario Csdl

Sempre sulla questione sanitaria e ospedaliero, Giardi ha chiamato in causa Tamagnini di Csdl: «La sanità non può essere altro che pubblica, per garantire il diritto dei cittadini. Poi se nascono anche poli privati a sostegno, ancora meglio. Noi abbiamo costruito la base del sistema sanitario nel ’55 e non dobbiamo rinunciarci per la crisi, anzi, alcuni diritti devono aumentare». Sul tema pensioni, però lo scontro con Santi si fa più duro: «Anche il tema delle pensioni viene vissuto come un’emergenza e tutto deve essere fatto in tempi strettissimi. Su un tema come questo noi abbiamo bisogno di tempo per un incontro democratico con chi rappresentiamo, lavoratori e pensionati, perché impegniamo la vita di quelle persone. Sulle pensioni vogliamo fare la contrattazione al tavolo altrimenti non c’è riforma».

Luca Beccari, presidente Pdcs

Luca Beccari, riguardo al tema medici chiarisce: «Noi eravamo per la libera professione medica, contrari al Referendum. Voi - riferendosi a Santi e a Civico 10 - eravate per l’eliminazione della legge. Noi sappiamo che la libera professione medica è importante e avrebbe bisogno di essere potenziata per ottimizzare risorse in entrata per l’Iss. Anche la questione dell’età pensionabile è delicata. In ambito medico, con numeri molto diversi rispetto alla Pa, si può cercare anche una situazione alternativa». Sulla spesa sanitaria, il presidente Dc ha replicato: «La sanità costa tanto, ma non si tratta di decine di milioni di euro in più all’anno. Si parla di 5-6 milioni di € all’anno. Bisogna riuscire con quei soldi a trovare le condizione lavorative e operative per continuare a garantire la sanità pubblica e gratuita». E sulle pension: «Siamo pronti al confronto, ma finora non abbiamo avuto possibilità di farlo neppure sugli altri temi. Alzare l’età pensionabile creerà problemi di accesso al lavoro per i giovani. Dobbiamo affrontare il tema pensione assieme al tema lavoro».

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