«Bullismo consiliare». Adesso.sm “denuncia” l’opposizione

SAN MARINO. Le Commissioni consiliari sono sempre più terreno di scontro tra maggioranza e opposizione. All’indomani della seduta straordinaria della Commissione consiliare Sanità, il presidente Emmanuel Gasperoni, Rf, affiancato dal collega della Commissione Finanze, Tony Margiotta, Ssd e da Luca Boschi, C10, denuncia la «continua escalation dei toni» portata avanti da alcuni commissari di minoranza «fino ad oltrepassare i limiti delle offese personali». Ma soprattutto punta il dito contro il continuo «venire meno al regolamento», rispetto cui si è toccato l’apice con «il solito colpo di scena dell’abbandono dell’Aula dei sei commissari di opposizione a seduta non finita, senza attendere nemmeno replica del presidente».

Gasperoni ripercorre quindi i precedenti in Commissione IV, iniziati dallo scorso 16 luglio, quando i consiglieri di minoranza hanno chiesto la convocazione straordinaria chiedendo diverse audizioni. Come da regolamento, il presidente Gasperoni ha convocato la Commissione con all’ordine del giorno i riferimenti dei soli segretari di Stato. A quel punto «l’opposizione - spiega - ha reiterato la richiesta di audizioni», senza i riferimenti dei rappresentanti di governo. Ma «il regolamento - chiarisce Gasperoni - prevede che il congresso possa ritenere di avvalersi o meno di tecnici e funzionari per audire in commissione». A seguito della seconda richiesta presentata, il presidente ha quindi chiesto parere all’Avvocatura dello Stato sulla «corretta applicazione» del regolamento. «Nessuna intepretazione personale di leggi e regolamenti - manda a dire - il parere dell’Avvocatura parla chiaro: l’interlocutore delle commissioni consiliare risulta essere sempre il Congresso di Stato». Purtroppo ormai «la strategia dell’opposizione si è allargata a macchia d’olio anche in altre commissioni - sottolinea - intraprendendo una pericolosa deriva verso la costante delegittimazione delle istituzioni, dalla privazione della loro autorità fino ai toni dell’odio - incalza Gasperoni - che di fatto rendono impossibile qualsiasi forma di dialogo». E ancora: «Il rischio all’orizzonte - denuncia- è il tentativo di trasformare le commissioni in tribunali improvvisati o di inscenare processi sommari e inquisizioni». E «considerato l’onere economico di ogni convocazione di una commissione straordinaria - lamenta infine - si rischia di considerarle come bancomat per le vacanze estive». Gasperoni difende quindi il suo operato: «È dovere di ogni presidente vigilare sulla legittimità delle richieste dei commissari, di maggioranza e opposizione applicare il regolamento è dovere del presidente e non uno scudo dietro cui trincerarsi». Del resto, ricorda come nei 18 mesi di attività della Commissione da lui presieduta le audizioni non siano mancate con il comitato esecutivo Iss, il presidente del Cons e il direttore del Casale la Fiorina. Anche la Commissione Finanze, prosegue Margiotta, è stata coinvolta in questa strategia: «Da regolamento, dobbiamo procedere alla convocazione straordinaria - spiega - ma c’è un abuso importante che va contro al rispetto e alla serietà dei ruoli che ricopriamo». Perchè «non c’è da parte dell’opposizione volontà di dialogo - osserva - dopo l’azione di ieri sera è palese che c’è semplicemente un’azione che va verso la deriva democratica e delle istituzioni". In definitiva, "stiamo subendo una sorta di “bullismo consiliare”- manda a dire - legato allo sfruttamento del regolamento, che porta semplicemente ad alzare toni del linguaggio politico».

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