San Marino, riscossione multe dall’Italia, sono migliaia le pratiche giacenti

SAN MARINO. Diritti del fanciullo, lotta la terrorismo e multe dall’Italia. Dopo la sospensione del giorno precedente, la Commissione consiliare Affari Esteri ha proseguito l’ordine del giorno dei lavori, con l’esame del Protocollo opzionale alla Convenzione sui diritti del fanciullo e passando alle Risoluzioni conclusive della Consulta dei cittadini sammarinesi all’estero. In particolare, si tratta di cinque risoluzioni rimaste “in arretrato” poiché la recente Riforma della legge sulla Consulta ha spostato la competenza per il loro esame dall’ufficio di Presidenza alla Commissione Affari esteri.

Essendo la prima volta che si applica la nuova normativa e trattandosi di più deliberazioni da esaminare, la Commissione ha concordato le modalità organizzative con cui procedere e aggiornato alla prima decade di settembre una nuova seduta apposita, dedicata al riesame delle deliberazioni della Consulta e alla redazione di un riferimento della Commissione stessa da inviare in tempo utile per il secondo appuntamento annuale dell’organismo che raccoglie i rappresentanti della Comunità estere sammarinesi.

I commissari hanno quindi affrontato in un clima collaborativo l’esame del progetto di legge “Istituzione di organismi impegnati nella lotta al terrorismo internazionale” presentato dal Segretario di Stato per gli Affari esteri, Nicola Renzi.

Nel corso dell’esame dell’articolato, sono stati presentati quattro emendamenti dal Movimento Rete, di cui uno accolto. Nel giudizio finale, il provvedimento è stato approvato con 8 voti a favore dei commissari di maggioranza, mentre l’opposizione si è astenuta.

Infine, si è passati in seduta segreta all’ultimo punto, il Riferimento del Segretario di Stato per gli Affari Esteri sulla tematica della reciprocità tra Italia e San Marino in merito alla riscossione delle multe e successivo dibattito. Nel suo riferimento, il Segretario ha illustrato ai commissari il problema di lunga data relativo alle procedure e all’iter di notifica di migliaia di pratiche giacenti e spiegato che soluzioni possono essere ricercate a livello bilaterale, coinvolgendo lo Stato italiano ma anche le amministrazioni locali limitrofe. Si è infine impegnato ad aggiornare la Commissione in caso di novità o evoluzioni sulla materia.

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