Pdcs: il decreto scuola è un’offesa agli insegnanti

SAN MARINO. Il Pdcs avvalora e condivide le preoccupazione degli insegnanti sul decreto-scuola: il gruppo dedicato all’istruzione del primo partito di opposizione ha incontrato ieri una rappresentanza di docenti dei vari ordini e gradi per un confronto sul recente decreto n. 83 che «prevede interventi nella organizzazione del sistema scolastico e nell’offerta formativa». Nell’incontro, spiega una nota di via delle Scalette, sono state avvalorate e condivise le preoccupazioni e considerazioni già espresse dal partito. «Non si può accettare - manda a dire la Dc - che si intervenga sull’organizzazione del sistema scolastico senza l’indispensabile confronto preventivo con il corpo docente, le famiglie e gli operatori del settore», oltretutto anche alla luce anche delle rassicurazioni che lo stesso Segretario di Stato aveva espresso a riguardo in vari ambiti, prosegue la forza di minoranza, fra cui i collegi dei docenti. Pollice verso inoltre «sull’avvio di sperimentazioni dai contenuti ancora nebulosi, avendo come unico obiettivo tagli lineari prima di formulare una progettualità». In più, «nel decreto non si è tenuto conto delle esigenze organizzative delle varie realtà scolastiche - prosegue il Pdcs - di tutte le difficoltà che la scuola deve affrontare giornalmente, di bisogni educativi sempre più differenziati e personalizzati, dell’attività di sostegno sempre più spesso affidata ai docenti di classe». Forse, ipotizzano da via delle Scalette, il Segretario non è stato adeguatamente informato sulla realtà scolastica sammarinese, di che cosa è stato fatto in questi anni, nè è stato messo a conoscenza dell’impegno quotidiano dei docenti nel cercare di risolvere le tante problematiche gestionali. In definitiva, il valore della professione dei docenti «non si esaurisce all’interno del proprio orario di servizio - manda a dire il Pdcs - ma prosegue anche dopo la timbratura del badge».

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