Vuoto di idee e di nuove proposte? Nasce il progetto “Officina politica”

Rimini

SAN MARINO. Non un semplice appello al dialogo. I consiglieri del Pdcs Teodoro Lonfernini e Francesco Mussoni annunciano la nascita di “Officina di idee”: un luogo di ricerca, approfondimento, confronto e dialogo tra le diverse realtà del paese, tra partiti, istituzioni, società civile e cittadinanza. Da Palazzo Graziani i due consiglieri di minoranza firmano il documento che sancisce l’avvio di «un progetto inclusivo», non in antitesi con i partiti, chiariscono, che vuole piuttosto coprire il vuoto che hanno creato appiattendosi alla mera contrapposizione. Lonfernini e Mussoni di dicono «consapevoli- spiegano - che in questo momento serva qualcosa di diverso» a livello istituzionale. Lonfernini assicura che il progetto non è in contrasto al Pdcs, piuttosto «uno strumento di questo genere- spiega - potrà essere utile alla nostra stessa forza politica e alle altre». E ancora: «Abbiamo avvertito un vuoto enorme di idee per il Paese, una deriva verso il relativismo e il populismo imbarazzante». Forse, «i partiti hanno esaurito tanto la loro azione - spiega - perché qualcuno li ha voluti far rimanere così come si sono istituiti». Ma «il nostro impegno rimane - assicura - fino a quando le regole non cambiano, continueremo a lavorare per rafforzare l’azione di un partito popolare come la Dc». Mussoni ribadisce che l’appartenza politica non è in discussione, «ma c’e’ bisogno di contaminazione, condivisione, dialogo, pace, elaborazione di contenuti», manda a dire. E tutto questo «non può essere rimesso solo nelle sedi dei partiti e tra parti contrapposte». Infatti, «vogliamo cercare di ricucire nella chiarezza e nella coerenza un clima di dialogo per trovare sintesi su soluzioni sistemiche - assicura - vecchi giochi politici non ci appartengono». Uno dei temi, per esempio, su cui anticipano il proprio impegno è quello della tema tutela legale dei parlamentari della Repubblica. «È un tema su cui fare sistema e che cercheremo di approfondire». Lonfernini rimarca ancora la necessità di porre fine alle contrapposizioni politiche e sociali: «Non possiamo lasciare il Paese in mano a urla, grida, spintoni, minacce, in preda a questi pericoli», manda a dire. «Quando la politica si chiude - continua il discorso Mussoni - si ragiona sull’appartenenza, non sui contenuti, noi vogliamo lavorare su schema diverso». L’auspicio è che lo vogliano anche altri colleghi, di qualsiasi partito e parte politica, ma anche i cittadini a cui chiedono «di svoltare con noi». Infine, nelle prossime settimane “Officina di idee” presentera’ un’agenda di iniziative e appuntamenti da mettere in campo fino al 2019.

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