I sindacati: «Governo non pervenuto». Oggi vertice fra Csu e maggioranza

SAN MARINO. Alla vigilia dell’incontro con la maggioranza, la Csu stigmatizza l’atteggiamento dell’esecutivo da cui «non è pervenuta nessuna volontà di ripresa del confronto». L’appuntamento di questa mattina, alle 10.30, si terrà nella sede Csu e vedrà per protagonisti la dirigenza di Csdl-Cdls e una delegazione della maggioranza consiliare. «L’incontro - chiarisce la Csu - è stato chiesto dalla stessa maggioranza, a seguito dello sciopero generale di mercoledì 30 maggio, che ha visto piazza della Libertà gremita di persone». Alla manifestazione è stato espresso «un forte dissenso per molte scelte compiute dall’Esecutivo - sottolinea il sindacato - ed è stato chiesto a gran voce un cambio netto nel metodo di governo, che consenta alle parti sociali rappresentative della società di partecipare alle scelte per il Paese sui molteplici problemi aperti». A fronte di queste istanze «da parte del Congresso di Stato, al di là di alcune interpretazioni dello sciopero di cui abbiamo letto sulla stampa, non è pervenuta nessuna volontà di ripresa del confronto; un elemento che desta un certo sconcerto». Anche perché «riteniamo non sia rispettoso - prosegue la Csu- della forte espressione di volontà popolare dimostrata dalla grande partecipazione allo sciopero e alla manifestazione in piazza». Il sindacato ricorda poi da quali tematiche prioritarie si aspetta che riparta il confronto: in primis «la verità sui conti pubblici, alla luce delle perdite di Carisp»; quindi sospendere l’iter di ratifica del Decreto sulla tassa patrimoniale, per poterlo «modificare sostanzialmente». Altro tema che non può mancare sul tavolo è quello legato alle risorse di Fondiss «i 63 milioni di euro del secondo pilastro previdenziale devono tornare dal 1° luglio 2018 nella disponibilità del Comitato amministratore».

Per la Csu si dovrà anche discutere del ripristino dei contratti integrativi dei dipendenti degli istituti di credito «attraverso il ritiro dei recessi messi in atto dalle direzioni delle banche». Infine «vanno riavviate le trattative per i rinnovi dei diversi contratti scaduti, tra cui quello della Pa, fermo da quasi 10 anni». Con la ripresa del confronto «creando le premesse per il raggiungimento di punti di intesa e accordi su questi temi» si avrebbe la dimostrazione della reale volontà di maggioranza e governo di cambiare radicalmente metodo e di aprire una stagione di dialogo e concertazione.

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