Il 5G parte dal Titano: sarà laboratorio a cielo aperto

SAN MARINO. Servizi di smart city, per la pubblica sicurezza, per l’industria 4.0, infine per il turismo digitale: la tecnologia 5G e le sue opportunità saranno testate in anteprima nella Repubblica di San Marino.

Dal centro congressi Kursaal, l’amministratore delegato di Tim San Marino Cesare Pisani, affiancato dai vertici delle aziende partner e dai segretari di Stato Andrea Zafferani e Marco Podeschi ha presentato la prossima attivazione «dei primi nodi di rete 5G per trasformare il Titano in un laboratorio a cielo aperto per lo sviluppo di servizi innovativi».

Nella piccola Repubblica quindi saranno lanciate «le prime applicazioni abilitate dalla nuova tecnologia e del primo terminale mobile di test 5G in Italia».

Dando seguito al Memorandum of Understanding siglato da Tim con il governo lo scorso anno, la sperimentazione del 5G è entrata oggi nella fase operativa grazie alla definizione del piano di adeguamento della rete mobile, con l’avvio dei primi servizi di nuova generazione.

Durante l’incontro è stata data dimostrazione live dei primi servizi 5G che a breve saranno disponibili sul territorio sammarinese. «Entro la fine dell’estate – ha annunciato Pisani – verranno adeguati i primi siti mobili alla nuova interfaccia radio 5G, contestualmente alla progressiva introduzione delle small cell, antenne di piccole dimensioni e a bassa potenza che, collegate in fibra ottica e dislocate in varie aree del Paese, assicureranno, con il minimo impatto ambientale, il raggiungimento di prestazioni elevatissime».

«Le nuove applicazioni – ha precisato Zafferani, Segretario con delega alle Telecomunicazioni – permetteranno a San Marino di rappresentare un unicum tra gli Stati Europei, non solo in termini di innovazione tecnologica, ma anche di efficienza e di qualità di servizi offerti ai turisti e ai cittadini».

«La Repubblica di San Marino – ha dichiarato Podeschi, Segretario all’Innovazione – grazie al 5G diventerà un polo di attrazione anche per il turismo digitale, permettendo a sempre più persone di apprezzare le nostre bellezze architettoniche e culturali, esplorandole in modalità immersiva anche da remoto».

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