Vola nel burrone con lo snowboard: sammarinese muore a 35 anni

SAN MARINO. Se l’è portato via la sua passione, lo snowboard. Poche centinaia di metri ed avrebbe raggiunto le case di Palù. Invece, quell’ultimo azzardato fuoripista lungo la “traccia” della cabinovia Spinale gli è stato fatale. Giacomo Zafferani, snowboarder 35enne di San Marino, ha perso la vita nella tarda mattinata di ieri a Madonna di Campiglio, su quelle nevi dove ormai era di casa: lavorava al ristorante «Al Sottobosco» di via Caré Alto e con la sua tavola conosceva a menadito le aree del Grosté e dello Spinale.

Eppure, come hanno ricostruito i militari della squadra del soccorso piste dei carabinieri di Campiglio, intervenuti assieme al personale del servizio di vigilanza e soccorso del comprensorio dello Spinale, è andato ad infilarsi in un punto nel quale non ha avuto scampo, non riuscendo a evitare un volo di una decina di metri lungo un punto particolarmente ripido ed irto di spuntoni rocciosi. Il trentacinquenne è morto sul colpo per i traumi riportati, con la caduta che è stata tanto rovinosa da rendere inutile la presenza del casco, che Zafferani portava regolarmente allacciato.

L’incidente è avvenuto poco dopo le 11.30, al termine di una mattinata che Zafferani aveva trascorso in pista assieme a due amici, un ragazzo ed una ragazza romagnoli. Sono stati loro a dare l’allarme. Non avevano seguito Giacomo, preferendo scendere a valle lungo le piste battute. Una volta arrivati alla partenza della cabinovia, dove dovevano ritrovarsi, hanno atteso vanamente per oltre un quarto d’ora dopodiché - quando anche il tentativo di contattare il trentacinquenne via cellulare non ha dato esito, con gli squilli che suonavano a vuoto - hanno capito che poteva essere accaduto qualcosa, allertando il numero unico di emergenza 112.

Subito i militari della squadra soccorso piste di Madonna di Campiglio, assieme agli uomini del servizio di vigilanza e soccorso del comprensorio dello Spinale, hanno cercato di individuare il trentacinquenne, ripercorrendo quello che avrebbe potuto essere il percorso seguito dallo Chalet Fiat - all’arrivo della cabinovia dello Spinale - fino a valle. Finché, seguendo le tracce lasciate dalla sua tavola, i carabinieri hanno capito che Zafferani poteva essere precipitato nel vuoto.

Il ritrovamento

Una volta scorto il suo corpo sono scesi a recuperarlo: purtroppo il trentacinquenne era morto, dopo aver perso la vita quasi certamente sul colpo. Vano è stato dunque l’intervento dell’elicottero dei vigili del fuoco permanenti che aveva raggiunto la val Rendena non appena i due amici del ragazzo avevano dato l’allarme.

La salma di Giacomo Zafferani è stata ricomposta nella camera mortuaria di Madonna di Campiglio: già nella serata di ieri i familiari del trentacinquenne hanno raggiunto la val Rendena.

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