Ciacci è il più giovane capo di stato al mondo

Rimini

san marino

Ha già un record, Matteo Ciacci di anni 27. Il primo aprile diventerà Capitano reggente e di conseguenza il più giovane Capo di stato al mondo in carica. Il suo mandato non dura molto, ma quanto basta. I Capitani reggenti restano in carica per 6 mesi e vengono nominati tra i 60 membri del Parlamento e ne presiedono le riunioni. Inoltre convocano e coordinano il Congresso di stato e il Consiglio dei XII, un organo giudiziario e di giustizia amministrativa. Hanno il potere legislativo e rappresentano San Marino in giro per il mondo.

Ciacci è entrato nel Parlamento sammarinese nel 2016 (era novembre) ed è un esponente del Movimento civico 10. Si tratta di un partito fondato nel 2012, il futuro Capitano reggente attualmente è il coordinatore, nonché uno dei fondatori. Ha frequentato l’Università di Urbino, dove si è laureato in giurisprudenza.

Studi e passioni

Nonostante la giovane età, la passione politica di Ciacci è nata ancora prima, quando da fresco maggiorenne venne eletto nella giunta di Castello di Fiorentino, mentre fra i banchi delle scuole superiori era stato eletto rappresentante degli studenti. Nel fine settimana coltiva la passione per lo sport e in particolare il calcio, seguendo il campionato di calcio sammarinese in qualità di radiocronista.

L’Università

Ricordando la sua esperienza universitaria, ieri ha raccontato a “Il Ducato”, testata dell’Istituto per la formazione al giornalismo. «A Urbino ho frequentato solo i primi due anni, anche a causa degli impegni politici ma ho trascorso momenti molto belli, con forti amicizie che ancora oggi proseguono. Gli studi in diritto mi sono serviti per districarmi nei vari contesti istituzionali e da quando sono diventato parlamentare ancora di più, per avere dimestichezza con le norme e le fonti».

Il record

Matteo Ciacci, quindi, diventa il più giovane Capo di Stato al mondo. Toglierà il primato al cancelliere austriaco Sebastian Kurz che di anni ne ha 31. «È una bella soddisfazione, è un grande segnale quello che diamo – ha dichiarato Ciacci al “Ducato” –. Spesso si dice che ai giovani si tarpano le ali ma se ci si impegna tramite il lavoro si può riuscire ad emergere. Sarà difficile ma stimolante, cercherò di colmare la mancanza di esperienza con l’entusiasmo».

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