Stipendi pubblici, sì al taglio dell'1,5%

Rimini

SAN MARINO. Nottataccia a Palazzo: i consiglieri rimangono in Aula tutta notte per una seduta non stop di oltre 28 ore sulla Finanziaria. E passano in piena notte i nodi più intricati della manovra: i mancati rimborsi sanitari (di cure odontoiatriche e termali) ma soprattutto il taglio lineare dell'1,5% agli stipendi pubblici, attraverso cui il governo ha calcolato di recuperare circa 2 milioni e 200mila euro. Scintille, dopo una notte di lavori, ieri mattina sul condono fiscale. Roberto Ciavatta di Rete grida alla «Vergogna» e Gian Nicola Berti risponde parlando di «metodi da nazifascisti». Ma, in virtù dell'intesa con Socialisti e Upr, passa anche il ribattezzato "transitorio fiscale" la cui entrata in vigore verrà demandata a un decreto delegato. Il taglio degli stipendi pubblici sarà invece operativo da subito. L'intera legge di bilancio è stata licenziata ieri nel tardo pomeriggio con 32 voti a favore e 23 contrari: il deficit scende a 14 milioni e 775mila euro dopo che, il giorno prima, l'Aula (col governo ko) aveva bocciato il mutuo da 3 milioni e 300mila euro per l'acquisizione di alcuni locali destinati a uffici pubblici.

 

Ancor prima del condono fiscale, a far ribollire il sangue dell'opposizione è stata la "riforma" dei servizi sanitari. L'opposizione ha chiesto con insistenza il ritiro dell'emendamento del governo che modifica il regime di esenzione da spese odontoiatriche, cure termali, certificazioni sanitarie, ma dopo alcune modifiche al testo alla fine è stato approvato. Esclusi i rimborsi relativi alle cure odontoiatriche e termali, entro marzo 2014 il Governo aggiornerà le rette della Casa di Riposo e del Servizio domiciliare dell'Iss. Si pagano, e costeranno 50 euro, i certificati per danni richiesti a seguito di un incidente stradale e per una assicurazione personale infortuni; 25 euro invece per i certificati ad uso attività sportiva non agonistica per i maggiorenni. Da gennaio i lavoratori stagionali titolari di permesso di soggiorno inferiore ai 12 mesi «avranno diritto unicamente alle prestazioni sanitarie conseguenti esclusivamente a malattia o infortunio occorsi durante il periodo di permanenza in Repubblica». Emendamento «fascista», tuona Ciavatta di Rete; e ancora una volta gli risponde Berti di Noi sammarinesi: «Quelli di Rete vogliono prima togliere le indennità, poi però non vogliono togliere i rimborsi sulle cure termali. Volete sostenere tagli all'inverosimile o privilegi all'inverosimile a seconda della convenienza». Toni accesi e il confronto si è concentrato a lungo anche sulle misure di revisione della spesa per gli Enti pubblici e gli enti a partecipazione statale: approvata la trasformazione dell'ente Poste in società per azioni.

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