Venturini batte Lonfernini e diventa segretario della Dc

Rimini

SAN MARINO. Sono passati diciassette minuti dopo le otto di ieri sera quando sul palco del XX congresso del Pdcs viene aperta la busta come ormai siamo abituati a vedere nei reality show: con 201 voti Giancarlo Venturini è il nuovo segretario del Partito democratico cristiano sammarinese. L’ex segretario di Stato, visibilmente commosso, ha ottenuto quasi due terzi dei voti espressi (308) superando agevolmente il segretario uscente Teodoro Lonfernini. Una scelta chiara, netta, quella dei 316 delegati, figlia probabilmente della voglia di voltare pagina dopo la clamorosa sconfitta subita alle ultime elezioni, quando la Dc, dopo quasi trent’anni, è finita all’opposizione.

La sala si alza in piedi per Giancarlo Venturini e parte un lunghissimo applauso. L’ex segretario di Stato guadagna il pulpito ammettendo tutto il suo coinvolgimento emotivo al termine della tre giorni di congresso dal titolo “Le radici del nuovo”.

«Sono emozionato - attacca Venturini - . Quello con Teodoro Lonfernini è stato un confronto importante. Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno dato fiducia e quelli che si sono impegnati in questa campagna. Poi voglio tranquillizzare la gente: il nostro primo impegno sarà tornare ad ascoltare e a dialogare con le persone, cosa che probabilmente, stando al governo, abbiamo tralasciato. Sapremo fare chiarezza con l’impegno di non perdere di vista i nostri valori». Venturini ha poi sostenuto che sarà necessario creare «una squadra di giovani per riuscire a vincere alle prossime elezioni». Quindi ha chiamato sul palco lo sconfitto, Teodoro Lonfernini: «Ci siamo detti una cosa da subito: il giorno dopo, chiunque vinca, saremo uno a fianco dell’altro: gli avversarsi non sono nel partito ma fuori. Il nostro è stato un confronto vero, serio e leale».

L’ex segretario, dimissionario dopo la sconfitta alle elezioni politiche, è parso gradire l’apertura del vincitore: «Dobbiamo ritrovare la passione per la politica e dobbiamo riportarla tra la gente. Dobbiamo uscire da questo congresso senza dimenticare ciò che ci siamo detti altrimenti la sconfitta sarà stata davvero meritata».

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