Adesso.sm al governo, battuta la Dc

Rimini

SAN MARINO. Svolta storica a San Marino, dopo trent’anni la Dc non è più al governo. La colazione Adesso.sm vince al ballottaggio con il 57,92% (9.482 voti) lasciando la colazione San Marino prima di tutto al 42,08% (6.889 voti).

Per la seconda tornata elettorale sono andati alle urne 17.022 elettori sui 33.985 aventi diritto con un’affluenza del 50,09%, -9,56% rispetto al primo turno. A Borgo Maggiore la percentuale più alta di voti per Adesso.sm, il 61,25%, percentuale alta anche a Fiorentino con il 60,06% a San Marino città con il 60,75%, Domagnano con il 59,67%. A Chiesanuova quella più bassa, il 53,69%.

«Il risultato finale - è il primo commento di Adesso.sm - ha premiato gli sforzi che i candidati, i sostenitori e molti cittadini hanno espresso in queste due settimane di campagna elettorale per il ballottaggio. La Repubblica di San Marino sarà governata per i prossimi 5 da una coalizione che vuole garantire cambiamento, buona politica, legalità e un dialogo costante con i cittadini. Adesso.sm ha ottenuto un risultato incredibile in un quadro politico in cui sotterranee alleanze erano tutte focalizzate a rendere impossibile una reale alternativa di governo, cosa che invece da oggi ci sarà. Abbiamo incontrato sul nostro cammino un avversario tenace, potente – in termini di legami con i poteri forti e mondi di mezzo che rimangono comunque a galla – e una serie di oppositori che per decidere legittime esigenze di massimizzazione del consenso hanno scelto di avvallare implicitamente il nuovo rinascimento democristiano con qualche venatura socialista. I cittadini, invece, hanno scelto il cambiamento, hanno deciso che Adesso.sm dovrà raccogliere tutte le istanze per ridare speranza alle nuove generazioni, innovare il Paese, costruire un modello di sviluppo diverso che rompa le vecchie logiche e assicuri prosperità».

La coalizione vincente ha assicurato sette segretari di Stato, parlato di una reggenza di garanzia come consuetudine, promesso che metterà mano alla legge elettorale e di fare scelte condivise. Marco Gatti, della Dc ricorda agli avversari politici che «sarà interessante vedere come la coalizione vincente governerà. Come i movimenti e i soggetti che nascono dai partiti riusciranno a portare le loro decisioni al governo». Iro Belluzzi, Psd aggiunge: «Chi si candida a dirigere un governo deve sapere tradurre le idee in fatti. Le criticità dello Stato devono essere affrontati in modo veloce vedremo se il nuovo governo saprà tradurre in realtà con altrettanta velocità».

Questa dunque la composizione del nuovo Consiglio grande e generale. A Repubblica Futura vanno 11 seggi, 10 i seggi per Civico 10, 14 seggi a Sinistra socialista democratica, 10 seggi alla Democrazia Cristiana, 3 seggi al Partito Socialista, 3 seggi al Psd, 8 seggi a Rete e 1 seggio a Mdsi.

Entrano in Consiglio grande e generale per Repubblica Futura i consiglieri: Nicola Renzi, Matteo Fiorini, Emmanuel Gasperoni, Nicola Selva, Roger Zavoli, Marco Podeschi, Lorenzo Lonfernini, Carlo Franciosi, Stefano Palmieri, Margherita Amici, Roberto Giorgetti.

Questi i consiglieri di Civico 10: Matteo Ciacci, Luca Santolini, Andrea Zafferani, Mimma Zavoli, Franco Santi, Silvano Andreani, Iader Tosi, Luca Boschi, Valentina Bollini, Mattia Guidi.

Per Ssd entrano in consiglio: Simone Celli, Alessandro Bevitori, Giuseppe Maria Morganti, Guerrino Zanotti, Marina Lazzarini, Enrico Carattoni, Vanessa D’Amrbosio, Michele Muratori, Tony Margiotta, Augusto Michelotti, Mirco Tomassoni, Roberto Joseph Carlini, Eva Guidi, Angelo Della Valle.

Per la Dc entrano in Consiglio: Gian Carlo Venturini, Teodoro Lonfernini, Francesco Mussoni, Alessandro Cardelli, Marco Gatti, Oscar Mina, Stefano Canti, Pasquale Valentini, Massimo Andrea Ugolini, Mariella Mularoni.

Per il Partito Socialista entrano in Consiglio: Denise Bronzetti, Alessandro Mancini, Giovanna Cecchetti.

Per il Psd risultano eletti: Iro Belluzzi, Dalibor Riccardi, Gian Carlo Capicchioni.

Per Rete entrano in Consiglio: Gian Matteo Zeppa, Elena Tonini, Roberto Ciavatta, Davide Forcellini, Sandra Giardi Marianna Bucci, Grazia Zafferani, Gloria Arcangeloni.

Per il Mdsi entra in consiglio Federico Pedini Amati.

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