SAN MARINO. Il vescovo di San Marino Andrea Turazzi non ci sta e con una dura nota va contro la politica che a suo dire avrebbe introdotto «di fatto» l’aborto.
Il fatto ormai è noto. Il Consiglio Grande e Generale si è espresso su cinque Istanze d’Arengo (tre approvate). Risultato? L’aborto, che a San Marino è un reato sempre e comunque mentre in Italia è legale – nelle forme previste dal codice – dal 1978, viene depenalizzato. Ma solo in alcuni casi. Quali? A San Marino non sarà più reato abortire per le donne vittime di violenza sessuale e per quelle che portando avanti la gravidanza metterebbero a rischio la propria salute.
«Sarà importante valutare in che modo questi indirizzi, in un prossimo futuro, possano entrare in una legge dello Stato. Sono certo che i nostri legislatori non desiderano altro che il bene di tutti», scrive il vescovo della Diocesi di San Marino e del Montefeltro.
A tal fine «ribadisco il mio pronunciamento sul valore della vita, dal suo primo inizio al suo naturale compimento. Mi spingono a ciò le convinzioni profonde basate anzitutto su motivi di ragione che condivido con tante persone, credenti e non; la preoccupazione per il venir meno di valori fondamentali per la nostra civiltà; la scelta di scorciatoie che portano fuori dal vero bene».
La Chiesa – precisa però Turazzi – «proprio perché riconosce e vuole tutelare la piena laicità di ogni Stato, rispetta le conclusioni prese dalle Istituzioni. Il mio auspicio è che tali Istituzioni non vengano mai meno alla coerenza con le solenni dichiarazioni della nostra Repubblica di ispirarsi a grandi valori di umanità e con l’originalità delle sue radici».
Sarà ancora più convinto e chiaro – annuncia – l’impegno dei cattolici per un’azione educativa capillare e a tutti i livelli per promuovere la difesa degli ultimi e dei più deboli. «E chi è più fragile della creatura che una mamma porta in grembo, che è bambino ed è persona?»
Insieme all’impegno educativo «si continuerà a stare concretamente accanto alle donne e alle famiglie in difficoltà, per abbracciare sofferenze, per cercare soluzioni, per accompagnare solitudini, per mobilitarsi in favore della vita».