Il Titano è uscito dalla "Black list"

Rimini

SAN MARINO. San Marino è fuori dalla black list del ministero alle finanze: la firma del ministro Saccomanni è arrivata ieri in tarda serata, appena poche ore dopo l’ultimo acceso dibattito in commissione esteri a San Marino. A dare la notizia, un lancio dell’agenzia Agi. «Si tratta di un passo fondamentale per la piena normalizzazione delle relazioni economico finanziarie tra i due Paesi. Da parte italiana - si legge in una nota del ministero - vi era piena consapevolezza delle aspettative sammarinesi ed è stato quindi assegnato carattere prioritario alla valutazione approfondita, da parte delle amministrazioni competenti, di tutti gli elementi che rilevavano al fine del percorso di eliminazione di San Marino dalla “black list”».

Un incubo iniziato nel 2009, per il Titano, e proprio negli ultimi giorni la tensione nel Paese si era fatta palpabile. L’ultimo atto, proprio ieri in commissione esteri: al segretario di Stato Pasquale Valentini che aveva annunciato l’imminente firma al decreto da parte del ministro Maurizio Saccomanni, l’opposizione (eccezion fatta per Rete) gli aveva risposto con dure critiche. Elemento determinante per la valutazione italiana è stata la ratifica, il 3 ottobre scorso, della “Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di San Marino per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le frodi fiscali”, nonché la realizzazione di «numerosi interventi di adeguamento sostanziale del quadro normativo sammarinese ai più avanzati standard internazionali in materia di trasparenza e scambio di informazioni», si legge nel lancio di agenzia.

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