Amazon non si sblocca: per le Finanze è colpa dei loro software

Rimini

SAN MARINO. Il ritorno di Amazon a pieno regime sul Titano è rallentato da un elemento: la società, al fine di poter assolvere l’imposta sammarinese, la monofase, «deve intervenire sui propri software gestionali in relazione a milioni di prodotti». A sostenerlo è la segreteria di Stato alle Finanze, che individua così la «causa del prolungarsi della sospensione del servizio». Sbagliato, dunque, dare la colpa allo staff di Palazzo Begni, dal quale ricordano che «l’intervento fatto a dicembre 2014 con il blocco delle merci in importazione provenienti da Amazon» è avvenuto a seguito della mancata regolarizzazione, richiesta alla società, con le norme sammarinesi, con conseguente versamento dell’imposta monofase.

La vicenda aveva poi trovato un punto di incontro fra il Titano e Amazon con la regolarizzazione della posizione della società per il pregresso, con un incasso per l’erario di quasi un milione di euro di imposta. In un comunicato stampa diffuso ieri il dicastero alle Finanze sostiene infine che «l’amministrazione fiscale sammarinese, al contrario di quanto attribuito da parte dell’opinione pubblica, cui i media hanno dato voce, ha proceduto con celerità, a poco tempo di distanza dai noti fatti, a creare condizioni per l’operatività della società, che però al momento non ha ancora deciso di riaprire le vendite on-line verso San Marino».

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