«Chiesti sacrifici, ma nel 2014 si riparte»

Rimini

SAN MARINO. «Il 2014 non avrà più interventi straordinari poco digeriti come addizionali e patrimoniale». Lo ha ribadito Matteo Fiorini, segretario di Stato al territorio, a fianco degli altri otto segretari di Stato ieri mattina nella conferenza stampa di fine anno, quasi a dire ai sammarinesi: tiriamo la cinghia adesso, ma staremo meglio dopo. Morale della favola: se il 2013 è stato l’anno della semina - che ha richiesto, oltre a una decisa bonifica delle zone non produttive, una cernita di ciò che andava prodotto - il 2014 potrebbe essere l’anno del primo raccolto. E’ già tempo di primi bilanci per il governo a poco più di 365 giorni dal suo insediamento. E nella conferenza stampa di fine anno il titolare degli Esteri, Pasquale Valentini, non nasconde la soddisfazione per gli obiettivi raggiunti o resi possibili. «Ai cittadini - sottolinea il titolare alle finanze Claudio Felici - abbiamo chiesto più sacrifici, legandoli però a un obiettivo preciso». Tra questi il taglio lineare dell’1,5% degli stipendi pubblici. Una misura “straordinaria”, il cui riutilizzo comunque non è del tutto escluso. Il 2014 sarà l’anno della ripartenza. «I fatti dimostrano che le accuse di immobilismo erano infondate - spiega l’esecutivo - che lungi dal voler replicare alle critiche talvolta ingiuste, ma sempre legittime, ricorda come molti dei temi di inizio 2013 siano arrivati a conclusione, altri già avviati: come la messa in sicurezza dei conti pubblici, il rigore coniugato allo sviluppo, il percorso di integrazione europea. Soprattutto è ormai chiara la strada degli interventi strutturali per far ripartire l’economia del paese, e intervenire sulla priorità che resta nel nuovo anno: il lavoro».

Ma la stagione delle riforme non si è esaurita con il “fisco Felici” e il 2014 si annuncia altrettanto impegnativo. In dirittura d’arrivo ci sono infatti la nuova legge sulle licenze, le riforme degli incentivi sull’occupazione, in particolare in ottica giovani, dell’edilizia sovvenzionata e del catasto, ma anche la legge sull’editoria già depositata. Proseguirà il lavoro sulla Pa con vari progetti per migliorare l’interfaccia con l’utenza. Partiranno anche concretamente il distretto culturale e la trasformazione in spa dell’Azienda dei servizi. E ancora: riorganizzazione del sistema sanitario, riqualificazione energetica degli edifici e produzione da fonti rinnovabili. Ai blocchi di partenza ci sono anche la legge sull’economia audio-visiva e la trasformazione in spa dell’Azienda dei servizi. «La prima sarà pronta a gennaio – spiega Teodoro Lonfernini - e c’è molto interesse negli operatori», per la seconda «nei primi sei mesi dell’anno sarà completato il percorso legislativo» e sarà così possibile «dare un percorso ben preciso su luce, acqua e gas, su ambiente e gestione dei rifiuti». Infine, le trasformazioni dell’università e del distretto culturale entreranno nel vivo.

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