La sfida della bilancia

Rimini

RIMINI. Allora. Gennaro Mauro è un politico, capogruppo del Nuovo centro destra. Segni particolari: un “omone” sui centocinquanta chilogrammi. Ci permettiamo di metterlo bene in evidenza, perchè è proprio lui a farlo notare, a rendere pubblico il suo desiderio di dimagrire. Già ha lasciato per strada una decina di chili, ma vuole fare molto di più. La strada è in salita. Gli serve uno stimolo forte: una sfida. Dall’altra parte della barricata politica, fra i colleghi del Pd, c’è la persona giusta: Abramo Fraternali, 175 chilogrammi certificati dalla bilancia e (soprattutto) insuperabile maestro nell’arte della cottura della salamella alle Feste dell’Unità. Bene. Mauro ieri ha lanciato il guanto a Fraternali: vediamo chi riesce a dimagrire di più. Al di là dell’aspetto ludico, ce n’è un altro ben più importante: la salute di entrambi. Fraternali ha accettato la sfida? All’inizio non era tanto convinto, poi si è convinto. «Devo dimagrire, uniamo l’utile al dilettevole».

«Questa nota è insolita - scrive Gennaro Mauro nella sua lettera di sfida - non è dettata da logiche di informazione politica. In qualità di capogruppo del centrodestra sono solito confrontarmi e scontrarmi con i miei colleghi del centrosinistra sui temi che riguardano il benessere e la qualità di vita. In questa occasione voglio approfittare del mio ruolo di amministratore per lanciare una sfida squisitamente personale».

La questione ormai è chiara: caro Abramo, siamo leggermente sovrappeso, vediamo chi dimagrisce di più. Infatti. «Chi mi conosce sa che faccio parte di quella schiera di persone che appartengono alla categoria dell’obesità. Purtroppo sappiamo che in assenza di forti motivazioni non si riesce ad assumere adeguati e duraturi stili di vita alimentare e di esercizio fisico. Neanche il potenziale rischio di contrarre malattie disabilitanti ha trovato in me peso sufficiente nel motivarmi. Mangiare bene e tanto è davvero un vizio che non riesco a togliere. Più volte ho intrapreso diete alimentari sotto le strette indicazioni dei medici, ma ho sempre fallito».

Ed ecco il punto. «Intendo sfidare pubblicamente Abramo Fraternali, peso massimo del Pd. Gliene ho parlato, ma ho riscontrato una scarsa disponibilità da parte sua. Allora ho deciso di sfidarlo pubblicamente, gli chiedo di intraprendere un percorso di dimagrimento e di pratica motoria, secondo le indicazioni fornite dai rispettivi medici di famiglia e dagli specialisti dell’Ausl. Tutto sotto i riflettori dei riminesi. Sono pronto a eseguire pubblicamente misurazioni del peso durante il percorso, sicuro che questo possa innescare dentro di me meccanismi duraturi di comportamento alimentare virtuosi. È facile avviare una dieta alimentare, ma avere la costanza di continuarla ad osservarla nel tempo, cambiando radicalmente la propria cultura alimentare è impresa ardua. Sono sicuro, conoscendo la tempra dei miei colleghi del Pd, di essere in grado di vincere, ma in questo caso voglio che a vincere sia la nostra salute. Abramo ed io possiamo diventare testimonial di una campagna sanitaria di contrasto all’obesità, magari con il coinvolgimento di altri cittadini riminesi obesi, è perché no, suddivisi in due squadre contrapposte politicamente. Sono aperte le iscrizioni, una sfida tra simpatizzanti del centrodestra e del centrosinistra. Abramo accetti la sfida?».

Abramo Fraternali accetta la sfida. «Unisco l’utile al dilettevole e accetto la sfida. Sono 175 chili ed è ovvio che dovrò dimagrire, altre volte ci sono riuscito, ma poi è difficile resistere alle tentazioni, servono regole. A Natale ho avuto qualche problema e il medico mi ha tolto tutti i piatti delle feste. Gli ho detto: ma come si fa a passare un Natale così?».

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