Dilaga l'influenza, in 30mila già a letto

Rimini

RIMINI. E’ arrivata e ha schiacciato subito sull’acceleratore colpendo nei primi dieci giorni dell’anno: sono già 30mila i riminesi messi a letto dall’influenza che rispetto a quella dello scorso anno è più aggressiva. Dall’Azienda sanitaria hanno infatti stimato che «al momento c’è una persona influenzata ogni 10 in tutto il territorio riminese». Numeri importanti che riguardano per questo inverno tre ceppi: l’A California H1N1, che è lo stesso del 2009, ma anche l’H3N2 Texas e il virus B Massacchusetts. I nomi fanno riferimento agli Stati americani dove i virus sono stati individuati lo scorso autunno.

Nel riminese hanno fatto irruzione all’improvviso: i sintomi emergono nel giro di 48 ore facendo salire la febbre fino a 39° o 40°, ma anche colpendo le vie respiratorie, portando dolori muscolari, tosse, mal di gola, congestione nasale, congiuntivite e anche inappetenza. Un piccolo calvario che va avanti in media per quattro giorni e che può condurre anche a delle complicazioni ben più gravi come polmoniti batteriche, disidratazione, oppure l’aggravamento di malattie preesistenti come quelle cardiovascolari o respiratorie croniche.

E all’ospedale Infermi, i casi di pazienti che si stanno presentando al pronto soccorso stanno aumentando con il passare dei giorni: un lavoro senza sosta che però, spiegano ancora dall’Ausl, è destinato ad aumentare in maniera esponenziale entro la fine del mese, a differenza degli altri anni, quando già a metà del mese di gennaio si raggiungevano i picchi influenzali. Il motivo di questo slittamento in avanti è causato del clima piuttosto temperato che si sta verificando in questo inverno. Entro il 31, quindi, ci sarà un’ondata che porterà «1 riminese su 4 a letto». Si parla quindi di 80mila persone che saranno colpite durante il picco invernale. Lo precisano ancora dall’Ausl chiarendo che «in particolare sarà colpito circa il 70 per cento degli over 65, assieme ai bambini la fascia di popolazione più esposta».

A rendere complicata la situazione potrebbe poi essere il calo sensibile di persone che hanno scelto di vaccinarsi. La spiegazione è legata al problema avuto con i lotti del vaccino antinfluenzale Fluad che erano stati sospettati di avere causato una serie di morti in giro per l’Italia. L’eco della notizia, anche se poi smentita, ha comunque provocato delle ripercussioni a livello nazionale, dove si è registrata una diminuzione che si attesterebbe attorno al 30 per cento. In Emilia Romagna si passerebbe quindi da 743mila dello scorso anno a 521mila, mentre per quanto riguarda Rimini si scenderebbe da 50mila a 35mila. Una variazione sensibile i cui effetti si stanno già facendo sentire a livello locale in questi giorni, con l’esercito di riminesi colpiti che nel giro di venti giorni triplicheranno, restando a letto bloccati da febbre e dolori.

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