Torna a splendere Palazzo Guelfi

Rimini

RIMINI. Torna a nuova luce Palazzo Guelfi in via Mentana 21. Dopo un intervento durato oltre sei anni è stata appena completata la prima parte del restyling dell’immobile. Per attendere la riqualificazione totale bisognerà però attendere ancora diverso tempo. E’ infatti necessario che l’amministrazione comunale approvi il nuovo Rue (Regolamento urbanistico edilizio) prima che la proprietà possa procedere alzando per intero la nuova facciata dello stabile.

La storia. Il nome originario del palazzo, che nella sua veste storica si espandeva fino all’angolo con via Tempio Malatestiano, è Bianchelli e deriva da una famiglia di banchieri molto influenti nella Rimini del XVI secolo. Le prime notizie della struttura risalgono al 5 luglio 1696, la prima pianta al 1786. La planimetria la si vede però al Catasto gregoriano del 1811. Gli storici dell’architettura individuano i pregi nei “cantonali in bugnato”, nelle finestre massicce e nei cosiddetti rustici “delicati”. I primi guai per il palazzo arrivano proprio nel 1786, a causa del forte terremoto che scuote Rimini a Natale: muri interni danneggiati, architravi da rifare, facciata da stabilizzare, volte da abbattere e rifare. Le notizie certe si fermano al 1942, quando le 74 stanze del palazzo furono frazionate e divise tra diversi proprietari. La struttura fu distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, ma mentre la parte verso via Tempio Malatestiano fu sostituita da un condominio, quella su via Mentana è diventata un rudere.

I calcinacci. Per anni Palazzo Guelfi è rimasto a marcire sotto i colpi del tempo e dell’incuria, fino al settembre del 2002 quando alcuni calcinacci hanno cominciato a staccarsi dalla facciata e ad arrivare in strada. Di qui la convocazione d’urgenza dei proprietari (che sono più di uno), fino alla necessità di ingabbiare e mettere mano allo storico immobile. Ma, problema non di poco conto, il palazzo è tutelato dalla Soprintendenza e dunque ogni operazione necessitava di un via libera speciale. Inoltre anche un solo colpo di piccone rischiava di far cadere tutti e cinque i piani del palazzo in maniera scomposta, aumentando il pericolo per le case vicine.

La Soprintendenza ai beni artistici e architettonici di Ravenna ci ha messo anni prima di dare il via libera al progetto. I lavori hanno preso il via nel novembre del 2008, ma se inizialmente erano previsti 19 mesi per completare l’intervento, i tempi si sono notevolmente dilatati.

I proprietari. «E’ stato un lavoro molto lungo e complesso, interrotto a più riprese - spiega il geometra Sante Frassini, uno dei proprietari -. Il palazzo è vincolato, così abbiamo dovuto effettuare tutte le opere senza utilizzare mezzi ma solo tramite manodopera». Alla fine sono stati costruiti alcuni garage, quattro appartamenti e un negozio. Mancano all’appello quattro abitazioni che saranno realizzate sopra il negozio fino ad alzare la facciata al livello degli altri palazzi. Operazione possibile solo dopo l’approvazione del Rue.

Il proprietario del lussuoso negozio su via Mentana è l’ingegner Marco Gorini: «L’interesse dei commercianti non manca di certo, abbiamo già ricevuto diverse chiamate. Valutiamo sia l’affitto che la vendita degli spazi».

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