L'assessore Biagini: proroga hotel vergognosa

Rimini

RIMINI. Quella delle norme anticendio e dell’ennesima proroga (al 31 dicembre 2015), è una polemica già affrontata alcune settimane fa e l’onorevole Tiziano Arlotti (Pd) aveva spiegato i termini della sua proposta. La novità oggi è regalata dall’assessore Roberto Biagini (Pd) che dalla sua bacheca Facebook entra a gamba tesa. «Io sono totalmente contrario alla concessione dell’ennesima proroga - scrive -. La ritengo una vergogna che non favorisce la riqualificazione, è un favore a coloro che non investono un centesimo nelle loro strutture, è una sorta di concorrenza sleale nei confronti di chi invece si è indebitato per adeguarsi, è la solita logica populista per accattivarsi consensi. E’ contraria alle logiche della sicurezza. Un albergo deve chiudere perchè non ha l’antincendio? Bene, che chiuda».

A stretto giro di post, non si fa attendere la replica al vetriolo dell’onorevole Tiziano Arlotti. «Bisogna sapere di cosa si parla - tuona -. Questo slittamento non ha nulla a che fare con le proroghe concesse in passato. Innanzitutto le strutture interessate devono essere in possesso dei requisiti per l’ammissione al piano straordinario biennale di adeguamento antincendio».

La proroga è «rivolta esclusivamente a tali strutture, che per essere ammesse al piano biennale devono adempiere ai vincoli tecnico amministrativi, ai controlli dei vigili del fuoco e avere i requisiti tecnici e gestionali minimi».

Morale? «La proroga non è generalizzata per tutte le strutture, perché chi non ha questi requisiti non può svolgere attività ricettiva. Ricordo che oggi nella provincia di Rimini il 90 per cento delle strutture è completamente a norma. Ricordo anche che il ministero dell’interno avrebbe dovuto emanare il decreto attuativo entro aprile 2014, cosa che invece non è avvenuta. Anche ipotizzando una sua emanazione immediata, l’iter del necessario passaggio di confronto in sede europea richiederebbe almeno ulteriori tre-quattro mesi. Si tratta di tempi tecnici che non consentirebbero alle strutture già in possesso dei requisiti di effettuare gli interventi visto che manca la norma. Stiamo parlando di 200 strutture a livello riminese. L’inadempienza è dello Stato. La proroga è necessaria per completare l’adeguamento alle disposizioni di prevenzione incendi. La vera vergogna è che qualcuno insista a fare disinformazione».

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