Fly, dal canile al calore di una casa

Rimini

RIMINI. Dopo essere stato gettato da un’auto, Fly è “atterrato” a Ravenna. Cucciolo di sei mesi, è stato abbandonato nel modo più vile e orribile, è stato scaraventato da una vettura in corsa in provincia di Rimini. La persona che ha assistito a questo gesto ignobile purtroppo non è riuscita a prendere il numero di targa, ma ha pensato comunque a mettere il cane in salvo.

Ricoverato nel canile di Vallecchio, Fly è stato in qualche modo ricompensato dalla sorte, perché ha trovato, grazie anche al Corriere che ha raccontato la sua storia, una splendida famiglia a Ravenna. Ora ha una nuova casa, quella di Francesca Casadei e Alberto Baioni e i loro figli, Giovanni e Giacomo. «Abbiamo letto l’appello sul Corriere per Fly - racconta Alberto Baioni - era da un po’ che pensavamo di adottare un cane, sappiamo cosa significa, per questo motivo ci abbiamo pensato bene. Anche i nostri bambini lo chiedevano, siamo stati colpiti sfogliando il Corriere, dalla foto di Fly, ci è piaciuta l’idea di adottarlo e non ci abbiamo pensato su troppo. Ci siamo detti, Fly è il nostro cane, siamo andati a Vallecchio e per la verità l’impatto con un canile mi ha colpito».

Cosa l’ha impressionata maggiormente?

«Non c’ero mai stato, è straziante, vedere quanti cani ti guardano con certi occhi, sembra che ti chiedano: portami via, farò qualsiasi cosa pur di uscire. E’ commovente, li avrei portati tutti via».

Per adottare Fly sono serviti alcuni giorni.

«Abbiamo chiesto informazioni sia alla veterinaria che ai volontari, a casa abbiamo due bimbi piccoli, uno di quattro e uno di sette anni, abbiamo fatto un percorso. Ci avevano consigliato di prendere lezioni di addestramento con l’educatrice, poi abbiamo sostenuto un colloquio per l’adozione, abbiamo incontrato persone serie e responsabili, si vede che lo fanno per amore. La struttura di Vallecchio, nel riminese, ci è piaciuta molto per la serietà, hanno mandato una persona per vedere il posto in cui Fly sarebbe vissuto, per vedere se era ben recintato, perché andasse in un posto sicuro. Sono contentissimo di aver fatto la scelta del canile».

Come è stato l’inserimento di Fly?

«Fantastico, non potevamo chiedere di meglio, sapevamo che era vivace ed esuberante, ma come è entrato in casa è stato perfetto. L’unica cosa è che quando siamo fuori casa tende a tirare, abbiamo chiesto aiuto a un’educatrice, in fondo Fly è giovane, ora vive in una città piena di rumori e di altri animali. Con i bambini ha trovato un grande feeling. Giovanni lo adora, anche Giacomo è molto attento, osserva e racconta tutto quello che fa. Per me è iniziata una bellissima esperienza, adesso abbiamo tre figli».

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