Senza biglietto, rompe il naso al controllore

Rimini

 

RIMINI. Beccato sull’autobus senza biglietto ha spaccato il naso al controllore ed è scappato. I carabinieri stanno dando la caccia a un ragazzo giovane, che secondo i testimoni potrebbe essere addirittura minorenne.

Il ragazzo stava viaggiando su un bus della linea 2. Intorno alle 14.30, all’altezza di piazzale Gramsci, sono saliti due addetti di Start Romagna per un controllo. Il giovane era senza biglietto e così i controllori gli hanno chiesto le generalità per fargli la multa. Quando i due addetti hanno chiamato la centrale operativa di Start Romagna per la verifica dei dati, il ragazzo come una furia si è avventato su uno di loro colpendolo con un pugno al viso. Il giovane è riuscito a dileguarsi velocemente, ha azionato l’apertura di emergenza ed è scappato facendo perdere le proprie tracce. L’autista e l’altro assistente non l’hanno seguito ma si sono preoccupati di soccorrere il collega, un uomo di 51 anni, che è stato portato in ospedale dove gli hanno diagnosticato la frattura del setto nasale. Il 51enne lavora da diversi anni per l’azienda, prima come autista e poi come controllore. Non gli era mai accaduto un episodio di questo genere. I dipendenti della Start hanno chiamato i carabinieri che si sono messi alla ricerca del responsabile ma senza esito. I dipendenti dell’azienda di trasporto pubblico hanno fornito una descrizione del ragazzo dicendo che era molto giovane, apparentemente minorenne, e sporgeranno formale denuncia. L’episodio di Rimini si aggiunge ad altri casi analoghi accaduti di recente a Forlì, tre in una sola settimana. Fino alla fine di settembre, poi, sono stati registrati sei casi a Cesena, sette a Ravenna e ben undici a Rimini, che si aggiudica così il non lusinghiero record di aggressioni a bordo dei mezzi pubblici. Proprio ieri mattina, l’azienda Start Romagna ha annunciato l’intenzione di chiedere rinforzi alle forze dell’ordine di adottare nuove tecnologie per disincentivare “portoghesi” e violenti. I sistemi di videosorvegianza già presenti sui mezzi, infatti, sembrano non essere più sufficienti a contrastare un fenomeno in crescita preoccupante, soprattutto per gli operatori dei mezzi. Tra le proposte anche quella di segnalare giornalmente a polizia e carabinieri le tratte coperte dai controllori per organizzare pattuglie di controllo lungo il tragitto.

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