Resta troppo dal prete e lui le spacca un dente

Rimini

RIMINI. Aveva cercato un po’ di serenità incontrando il padre spirituale. Un faccia a faccia, nel pieno della crisi coniugale, che si è protratto per oltre un’ora. Eppure non aveva creato agitazione più di tanto nel gelosissimo marito che con insistenza le stava chiedendo dove avesse passato buona parte del pomeriggio. La donna doveva raggiungere una chiesa di Rimini e tra andare e tornare da Misano, dove abitavano, ha ritenuto congruo il tempo trascorso. Senonchè, a gettare alcol sul fuoco, quella sera del maggio 2012, ci ha pensato la zia dell’uomo che con lei era andata in chiesa, da sempre impegnata a gettare zizzania sulla loro unione. Non ha infatti mai visto di buon occhio il matrimonio tra il suo pupillo, oggi sulla quarantina e l’avvenente ragazza dell’Est di diversi anni più giovane. «Guarda che non è stata sincera con te - tuonò la zia al nipote - siamo state via tanto tempo perché lei con il prete ci ha passato un’ora e più». La gelosia del marito, nonostante il presunto rivale fosse un sacerdote, è esplosa nella forma più pesante. E così, come avveniva da un po’ di tempo, prima ha iniziato a insultarla quindi l’ha picchiata. Pugni e schiaffi che le hanno rotto un dente. Corsa in pronto soccorso: dopo aver ritirato il referto, è andata dai carabinieri dove ha formalizzato la denuncia per lesioni. Ora sul banco degli imputati davanti al giudice di pace c’è quello che sta per diventare l’ex marito: la causa di separazione, infatti, è in pieno svolgimento. Assistita dall’avvocato Marco Lunedei, la giovane straniera chiede un risarcimento danni di 5mila euro.

Ultima annotazione. L‘aggressione per “colpa” del prete era stata la seconda causata dalla zia del marito. Un mese prima, infatti, la stessa aveva “costretto” il nipote a controllare se davvero la consorte era andata a lavorare. Una soffiata fatta dopo aver verificato che al ristorante dove fa la cameriera quel giorno non si era presentata. Tornata a casa l’aveva picchiata: lei non gli aveva detto che non era al lavoro perché era andata dai carabinieri a chiedere cosa fare col marito geloso e manesco.

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