Navette da Ancona per salvare i turisti russi

Rimini

RIMINI. Tranquillizzare i tour operator russi, fare atterrare i voli su scali vicini (come Ancona) e accompagnare i turisti a Rimini con l'utilizzo di navette per il tempo necessario all’assegnazione definitiva dell’aeroporto al nuovo gestore.

Il sindaco Andrea Gnassi scende in trincea e, in vista della chiusura dello scalo di Miramare dal primo novembre, cerca di salvare il salvabile.

«Non possiamo fare finta che nulla sia accaduto - attacca il primo cittadino -: la sospensione dell’attività dell’aeroporto è una notizia molto negativa per la città e per tutto il territorio. Tutti gli sforzi (anche economici) compiuti vengono vanificati da un inciampo apparentemente tecnico. Difficile spiegarlo ai dipendenti e a un territorio intero. Difficile spiegarlo a chiunque».

«Di fronte a tutto ciò - afferma Gnassi - occorre mettere da parte panico e polemiche, ed essere lucidi. In pratica occorre gestire una delicata fase di transizione tra assegnazione provvisoria e assegnazione definitiva al nuovo gestore dell’aeroporto che, è l’auspicio di tutti, potrebbe limitarsi secondo le comunicazioni ufficiali emanate da Enac a qualche settimana».

Così l'amministrazione ha messo in campo le prime mosse: «In primo luogo chiedere a Enac tempi rapidissimi per l'assegnazione definitiva dello scalo».

Il resto della partita si gioca tutto sul filo diretto con Mosca: «Abbiamo contattato i tour operator russi che agiscono su Rimini per mantenere i rapporti e non rischiare di farceli scippare dalla concorrenza. Abbiamo chiarito loro il quadro della situazione e i tempi e verificato la possibilità che i voli delle compagnie russe possano atterrare presso scali vicini (uno è Ancona, distante 86 chilometri). Da lì tramite navette e transfer portarli in Riviera, per il tempo necessario all'arrivo del nuovo gestore. I riscontri avuti dai tour operator stati positivi».

Il presidente dell’Associazione albergatori Patrizia Rinaldis chiarisce che «sinora non ci sono state disdette di camere da parte dei turisti russi».

«Questo non è il momento delle polemiche - afferma - ma di rimboccarsi le maniche e fare quadrato in modo che dall’anno nuovo il Fellini possa ripartire da zero. Ora lavoriamo sulle navette e contiamo che l’Enac faccia presto: serve la responsabilità di tutti».

Il presidente della Confcommercio Gianni Indino, invece, va all’attacco: «Non passa giorno senza che qualche associato chieda chi è AirRiminum e che idea abbia per l’aeroporto. Non sappiamo a chi è stato affidato il futuro del nostro territorio e delle nostre aziende, questo silenzio assordante deve finire». (lu.ca.)

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