Il mercato deve traslocare: ecco le 3 ipotesi del Comune

Rimini

RIMINI. Il mercato deve traslocare: il destino degli ambulanti di piazza Malatesta sembra ormai tracciato. Anche perché i lavori del Teatro Galli e la riqualificazione di Piazza Malatesta hanno tracciato una strada da cui non si torna indietro. E siamo alla stretta finale.

La conferma arriva a margine della conferenza di ieri sulla riqualificazione del centro storico, in cui l’amministrazione, per voce del sindaco, fa sapere di avere al vaglio tre ipotesi per le centinaia di commercianti ambulanti con cui, tramite l’assessore alle attività commerciali Jamil Sadegholvaad, è «partito un confronto già da due anni».

Le proposte sono in base alle distanze dal cuore della città: lontano, a ridosso e dentro il centro storico. In sintesi: la prima prevede lo spostamento a ridosso dell’area dello stadio Neri e in zona parcheggi della nuova Questura; alternativa sempre nell’opzione lontano dal centro, c’è l’ex mercato ortofrutticolo.

La seconda ipotesi, avanzata dall’amministrazione, prevede una soluzione intermedia, ovvero zona Settebello e aree ferroviarie limitrofe. Su queste due strade il sindaco sembra essere scettico e anche se non lo dice esplicitamente la sua preferenza va alla terza soluzione: il mercato resta in centro.

Dove? Ecco il piano che sarà sottoposto: «Via IV Novembre, via Castelfidardo, via Vezia, ex Padane». Il risultato: «La risposta a Le Befane - è certo Gnassi - si può fare un centro commerciale all’aperto». E non è un caso che da Palazzo Garampi si sono mossi con una serie di studi per suffragare questa posizione.

A cominciare dall’ipotesi di indennizzi che potrebbero essere versati nelle tasche degli ambulanti: ci sono 438 licenze spalmate in 23mila metri quadri. Ridurre questi numeri è tra gli obiettivi. Gli uffici del Comune sono in contatto con la Regione e ieri mattina c’è stata una spedizione a Bologna per capire come percorrere la strada. Si parte infatti dalla legge approvata questa estate per la tutela dei beni culturali, in base alle quale è possibile “rottamare” le licenze degli ambulanti nei dintorni dei monumenti. L’importo? Dovrebbe aggirarsi su una media del reddito dichiarato dal commerciante negli ultimi 5 anni. L’assessore Sadegholvaad precisa: «Vedremo quali sono le modalità precise: non abbiamo stanziato ancora alcuna cifra».

Non solo: sempre a sostegno della ipotesi trasferimento in zona centro storico, l’amministrazione ha stimato il potenziale “traffico di clienti”. Già perché seguendo questa ipotesi ci sarebbero «1.153 parcheggi da sfruttare a fronte dei 780 attuali, ma anche la vicinanza dell’asse di via Roma con il passaggio di oltre 20mila auto al giorno». E ancora: «Ci sono 2.700 passaggi di bici e 19 linee di bus: con 6mila passeggeri».

Gnassi poi rilancia e anticipa due possibili progetti nel caso il mercato resti in centro: «E’ allo studio la market card, la possibilità di fare pagare i parcheggi la metà nei giorni di mercato». E ancora: nel parcheggio ex Padane ci sono le tre rimesse utilizzate un tempo per i bus, questi edifici potrebbero «trasformarsi in officine permanenti per gli ambulanti anche fuori dai giorni di mercato».

Difficile capire se la proposta del Comune troverà i pareri favorevoli dei diretti interessati, che fino a questo momento non hanno mostrato aperture in vista di uno spostamento, che però a questo punto sembra irreversibile.

Il passo non sarà facile: sempre ieri in commissione, prima dell’adozione della variante sulla riqualificazione di piazza Malatesta, si sono sollevate le polemiche da parte di alcuni consiglieri. Tra i più scettici il capogruppo di Ncd, Gennaro Mauro: «Il rischio che si corre è quello di impoverire ulteriormente il centro storico».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui