In duecento alla fiaccolata per Ivana

Rimini

 

CATTOLICA. Raffaele ha aggredito Ivana e lei non ha potuto fare altro che alzare istintivamente le braccia per proteggersi. La doppia autopsia ha confermato la ricostruzione dei carabinieri riguardo all’omicidio suicidio di sabato scorso, all’interno della casa coniugale di via Cabral a Cattolica.

L’omicidio. La donna è stata ferita da più di quaranta tra coltellate profonde e tagli superficiali, in particolare al collo, al torace e all’addome. Fendenti che hanno raggiunto anche organi vitali, come ad esempio un polmone anche se a provocare il decesso è stata l’emorragia. E’ morta dissanguata in pochi minuti.

Il suicidio. Sono almeno dieci invece i colpi auto-inferti da Raffaele con lo stesso coltello da cucina con cui poco prima aveva spezzato la vita della giovane moglie, madre dei suoi due gemelli di tre anni. Ha fatto vari tentativi, alla gola e al torace, prima di infliggersi la coltellata mortale. Al contrario della donna, lui non presenta segni da difesa che possano fare pensare a una colluttazione. Il medico-legale Pier Paolo Balli esclude di fatto l’intervento di terzi nella tragedia, anche se per le conclusioni ufficiali (compreso l’esito delle analisi tossicologiche) ci saranno da attendere sessanta giorni (d’ufficio è stato nominato l’avvocato Rita Bizzocchi, a garanzia di eventuali risvolti civilistici).

La fiaccolata. Ieri sera Cattolica si è stretta attorno alla famiglia e agli amici di Ivana Intilla, uccisa a soli 26 anni mentre era in casa con i figli, due gemellini di appena tre anni.

Almeno duecento persone, ma forse anche di più, si sono ritrovate di fronte a palazzo Mancini, sede del Municipio di Cattolica, per una fiaccolata di solidarietà e testimonianza del dolore che ha colpito un’intera comunità.

Il dolore. In testa al corteo partito verso le 21, composto e silenzioso, i parenti e le amiche e gli amici più cari di Ivana. Alcuni hanno anche indossato delle magliette con sopra stampata la foto della madre dei due piccoli rimasti orfani. Un uomo ha sfilato con la gigantografia della ragazza. Altri ancora hanno tenuto in mano palloncini rosa e quasi tutti delle candele bianche. Due ragazze hanno tenuto un cartello con scritto “siamo sempre noi donne a pagare”.

A testimoniare la vicinanza della città alla famiglia erano presenti tre esponenti della giunta comunale di Cattolica. Giovanna Ubalducci, Fabrizio Signorini e Giampiero Galvani.

Poco prima delle 22 il corteo ha raggiunto la casa di Ivana in via Cabral. E’ partito un applauso spontaneo della folla, sono stati lanciati in aria i palloncini e sono stati depositati vicino al portone d’ingresso i cartelloni e le foto della ragazza.

Restano ancora da fissare i funerali di Ivana e Raffaele, che quasi certamente verranno celebrati separatamente.

Nonostante sia già stata eseguita l’autopsia su entrambi i corpi ieri sera ancora non erano state stabilite data e orari delle esequie.

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