Lesioni colpose, assolto il sindaco Gnassi

Rimini

RIMINI. Alla fine anche la procura si è dovuta arrendere e “sollecitata” dall’ennesima memoria depositata dall’avvocato Maurizio Ghinelli, ha chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto del sindaco Andrea Gnassi, finito a processo con l’accusa di lesioni colpose.

A trascinarlo alla sbarra una riminese oggi 44enne, che nel 2012, mentre stava passeggiando, era finita con un piede dentro una buca riportando la frattura del malleolo. Dopo il passaggio al pronto soccorso la tappa seguente fu quella di affidare a un legale il mandato di denunciare il primo cittadino, il cui nome venne così iscritto nel registro degli indagati della procura della Repubblica.

Atto contro cui l’avvocato Ghinelli presentò subito una prima memoria difensiva in cui faceva presente come la legge Bassanini del 2001 avesse chiaramente sollevato i sindaci da qualsiasi responsabilità per vicende come queste. Ai primi cittadini e assessori veniva riconosciuta per competenza la responsabilità dell’indirizzo politico, mentre la parte come la manutenzione delle strade, rientra nella sfera delle responsabilità dei dirigenti tecnici che agiscono in assoluta autonomia. Tra l’altro, scriveva Ghinelli, a Rimini la manutenzione è affidata ad Anthea quindi, semmai, doveva essere un suo responsabile a processo. Tesi riaffermata dopo l’inaspettato rinvio a giudizio in una nuova memoria dove il difensore del sindaco ha allegato anche tutte le sentenze emesse nel merito in Italia. Convincendo l’accusa che ieri, per Andrea Gnassi, ha chiesto l’assoluzione.

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